Secondo giorno di gara a Wroclaw, e come da copione la Rosenblum Cup ha lasciato cadere il primo colpo di falce sui partecipanti, stroncando le ambizioni di oltre metà di loro: delle 79 squadre allineate all’avvio, infatti, sono sopravvissute solo le prime 32, che oggi si affronteranno per i 16esimi di finale.
La rappresentativa italiana può dirsi davvero soddisfatta dell’andamento: quasi nessuno dei nostri assi è stato tagliato e delle sei rappresentative dove militano giocatori azzurri cinque sono entrate nel percorso a ko. Quattro di loro erano già fra le elette dopo i primi cinque turni di Swiss, ma come dicevamo ieri si tratta di un tipo di torneo molto precario, nel quale è impossibile essere sicuri di qualcosa prima della fine: non si incontrano mai squadre materasso, ma sempre formazioni del proprio livello con cui pertanto la vittoria non è mai facile. Questo oggi era vero in particolare per la squadra Bortoletti, che si trovava esattamente sul 32 esimo gradino della classifica, in bilico quindi.
Ebbene, tutte e quattro le squadre che schierano nostri portacolori oggi si sono migliorate. Lebowitz, dove gioca Madala, è andata addirittura a occupare la prima posizione; Miniter, che schiera Sementa-Versace, lo troviamo 13esimo, e subito dopo (14esimo) c’è Bortoletti con Bortoletti-Moritsch e Donati-Percario, mentre poco sotto e cioè al 16esimo si sono piazzati Di Franco e Manno con Street.
Ma l’impresa è stata compiuta dalla squadra Zaleski, l’unica azzurra doc essendo composta da Baroni-Zaleski, Attanasio-Delle Cave e Franchi-Lanzarotti. Zaleski partiva da un molto negativo 68esimo posto ottenuto nel primo giorno di gara, e una sconfitta nel sesto incontro aveva attardato ulteriormente la squadra nei confronti del 32esimo posto da cui distavano oltre 20 VP, Ma una spettacolare rimonta, con ben due vittorie per 20-0 negli ultimi quattro incontri (fra cui l’ultimo), permetteva loro di acciuffare per un soffio l’agognata qualificazione, terminando in 31esima posizione: per un pelo, pochi centesimi!
Unica eliminazione quella di PDC, formazione statunitense nella quale gioca Dano De Falco; già in posizione compromessa dopo il primo giorno, non è riuscita a risollevarsi concludendo oltre il 60esimo posto.
Dando un’occhiata alla classifica, troviamo nelle prime posizioni il gotha del bridge mondiale: Auken-Welland e Gawel-Agniewski in seconda posizione, subito sotto due squadroni americani con personaggi teneri ome Greco-Hampson e Mahmood-Meckstroth, al settimo posto c’è Zimmermann, fresco vincitore della Bermuda Bowl di Salso: e così via. Restare dentro sarà una faccenda complicata.
Dunque da domani si gioca a KO: vediamo le avversarie delle nostre beniamine.
Lebowitz ha l’onore della sommità del tabellone, e incontrerà Seoul, squadra ovviamente coreana. Ci sarà purtroppo un derby, Miniter contro Zaleski, quindi abbiamo le due certezze… lapalissiane che almeno una delle nostre sarà eliminate mentre almeno una accederà agli ottavi. Street se la vedrà con la formazione integralmente polacca di AZW Wratislavia, e infine (last but not least, è il caso di dire) Bortoletti affronterà Fleischer, squadra fortissima franco-americana con Bessis-Lorenzini e i quattro statunitensi Grue-Moss e Fleischer-Martel.
Nel torneo femminile McConnell Cup il girone eliminatorio non è ancora terminato: si concluderà domani laureando quattro semifinaliste. Al comando una formazione molto transnazionale, Tri Polar formata da due svedesi (Bertheau-Larsson), due statunitensi (Eythorsdottir, cognome che tradisce provenienze islandesi, e Seamon-Molson) e due inglesi (Senior-Smith). Qui, lo ricordiamo, non abbiamo giocatrici in gara.
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