Nel fine settimana, l’Associazione Barbera di Reggio Calabria ha accolto la 40esima edizione del Torneo Nazionale di Reggio Calabria, a tutti gli effetti un mini-Festival che comprende una competizione a coppie (dedicata alla memoria dell’avv. V. Landi) e una gara a squadre (intitolata al Giudice R. L. Barbera).
Il torneo Mitchell si è disputato venerdì 2 Settembre, con due gironi da 11 tavoli. I partecipanti hanno giocato una pila da 22 smazzate, ripartite in due tempi di gara. A sollevare il Trofeo sono stati i reggini Luigi Grasso e Pietro Simonetta, seguiti sul podio da Antonella Di Matteo – Massimo Frasca e da Stefania Massara – Paola Simoni.
Sabato 3 e domenica 4 settembre è stata la volta del torneo a squadre. Al danese, disputato su 9 turni, hanno preso parte 24 squadre dislocate fra sala aperta e… la sala “chiusa” meno chiusa che si può: tutti i tavoli, infatti, erano stati sistemati nell’ameno giardino dell’Associazione, fra l’eleganza della piscina circondata dal prato inglese e l’affascinante, glorioso, emblematico Stretto di Messina.
E proprio da Messina vengono due dei vincitori del Trofeo a squadre: niente meno che la campionessa Azzurra e “first lady” Caterina Ferlazzo Lumia, in coppia appunto con il consorte Francesco Ferlazzo Natoli, Presidente della nostra Federazione e in squadra con… Luigi Grasso e Piero Simonetta, già vincitori della gara a coppie!
La vittoria di questa formazione ha indubbiamente un valore simbolico, perché Calabria e Sicilia sono due regioni sorelle nel Bridge italiano e da sempre si sostengono reciprocamente. I giocatori dell’una e dell’altra terra non resistono al “canto delle Sirene del Bridge” e attraversano lo Stretto. Lo Stretto su cui le acque del Mediterraneo suonano il loro fruscio, che è stato sottofondo dei Tornei del Barbera. Si è parlato scherzosamente dell’irresistibile canto delle Sirene del Bridge, ma la verità, ed è giusto sottolinearlo, è che il viaggio comporta un sacrificio, che rende il gesto di partecipare ancora più significativo e prezioso. È grazie alla volontà di chi oltre ad amare il Bridge si impegna a sostenere le Associazioni e il gioco in presenza se al nostro sport sarà garantito un futuro. A questo proposito, va evidenziato che anche giocatori provenienti da regioni italiane limitrofe e perfino dal Nord hanno onorato la manifestazione.
Ne valeva la pena, per tutto: per il Torneo, per l’atmosfera, per lo spirito di amicizia e collaborazione e, perché no, anche per le leccornie offerte dai padroni di casa, che possono contare su uno chef in grado di far tornare l’appetito anche a chi aveva lo stomaco sottosopra per qualche “passo” di troppo (o troppo poco).
L’appuntamento è per il 2023!
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