Per il 28 4 u.s. alle ore 15.30 era stato fissato il Consiglio Federale per la discussione e l’esame, quale punto più importante all’ordine del giorno, del bilancio consuntivo relativo all’anno 2023, da presentare per l’approvazione del CONI.
Sennonché il Consiglio non si è potuto svolgere perché non risultava regolarmente costituito – come prescritto dall’art. 32 dello Statuto Federale – causa l’assenza di n. 4 Consiglieri Federali. Assenza per altro ingiustificata (a norma dell’art. 31 dello stesso Statuto federale) e neanche preannunciata dagli interessati, come forse sarebbe stato cortese e civile fare, considerato che si trattava di un’azione dai quattro per tempo preordinata.
I quattro, infatti, alle 17,15 dello stesso giorno 28 inviavano in Federazione al Presidente ed al Segretario Generale la pec che in calce a questo comunicato è integralmente trascritta e che, verosimilmente nello stesso frangente, visto il tempo (circa 20 minuti) intercorso per la sua pubblicazione su Facebook, inviavano ad un assiduo denigratore seriale della Amministrazione federale e dei suoi dirigenti (Presidente e Segretario Generale in primis) ormai da diversi anni. Non nomino tale soggetto con il nome con il quale si presenta perché ritengo sarebbe una considerazione eccessiva: ciò non soltanto perché questo signore è uso gettare fango in totale malafede, nella stragrande maggioranza dei casi sulla base di notizie false create per supportare le sue calunnie, ma soprattutto perché, a mio giudizio, si tratta di soggetto che si pone al di sotto del gradino più basso della dignità umana dal momento che non ha il coraggio, ed appunto il minimo di dignità, di presentarsi con la sua faccia e quindi con il suo nome e cognome.
Non ho quindi mai preso in considerazione le esternazioni di questo soggetto (spesso da varie parti riferitemi) e ne parlo ora, ahimè, solo perché mi ha veramente sconcertato capire che i mittenti della pec di cui sopra – i Consiglieri federali Alvise Ferri e Gino Ulivagnoli ed i Vicepresidenti Federali Elisabetta Maccioni e Alessandro Piana, che con me per almeno sei anni hanno ben collaborato nella conduzione della Federazione – evidentemente lo apprezzano e gli sono solidali.
Più che sconcerto però non mi permetto di manifestare perché naturalmente ognuno è libero di scegliersi gli amici che vuole.
Prima di passare all’analisi della “denuncia” non posso esimermi dal rilevare che la decisione dei quattro Consiglieri di disertare il Consiglio Federale più importante dell’anno, in quanto appunto finalizzato in prima istanza alla formulazione del Bilancio consuntivo 2023 da rimettere al CONI per l’approvazione, è molto grave perché essi evidentemente hanno mirato a impedire la relativa delibera, che era necessario prendere antro il 30 Aprile, con la speranza di un successivo provvedimento sanzionatorio (commissariamento?) da parte dell’Organo di controllo (Giunta del CONI).
Chi ha vissuto il commissariamento che la Federazione ha subito circa dodici anni orsono ricorderà anche gli enormi danni che ne sono derivati: ma l’eventualità del danno per i quattro Consiglieri, che pur si dice intendano proporsi per una ulteriore elezione al C.F. del prossimo quadriennio, evidentemente importa poco!
Già, le elezioni per il prossimo C.F.!
Mi dispiace ma per quanto è stato fatto non mi sembrerebbe una valida scusante neppure venire a dire che nella politica statale in vista delle elezioni, e non solo, si fa anche di peggio.
Oltre tutto non credo che la strategia elettorale del “tanto peggio, tanto meglio” possa essere vincente nel nostro ambiente, nel quale “gli elettori” sono persone abituate ad analizzare, dedurre, e prendere le decisioni più logiche.
Ma veniamo finalmente a commentare le esternazioni dei quattro per migliorare l’Amministrazione Federale:
– “motiviamo la nostra assenza al Consiglio Federale del 28/04/2024 in quanto non siamo stati messi nelle condizioni di poter visionare i documenti relativi al bilancio con congruo anticipo, pervenuti in data 26.4 alle 15 e 12”.
I quattro Consiglieri evidentemente non sanno: 1°. Che nessuna norma dello Statuto né del Regolamento Organico prevede che i documenti relativi alle questioni da trattare in C.F. devono essere inviati ai Consiglieri con congruo anticipo. Quando ciò avviene, per disposizione del Presidente – quando è possibile! – tanto meglio e grazie al Presidente. 2°. Che i bilanci di esercizio da presentarsi all’Assemblea dei soci (alla Giunta del CONI nel nostro caso) si formano nel Consiglio di amministrazione (federale nel nostro caso) sulla base di quanto i Consiglieri – che hanno amministrato! – dovrebbero già conoscere per quanto avvenuto, fatto e vissuto nel corso dell’anno, per cui in caso di eventuali carenze cognitive hanno il dovere di attivarsi autonomamente, se del caso anche in sede di esame del progetto portato in Consiglio.
I quattro Consiglieri sanno bene che l’estrazione, il controllo e l’elaborazione dei dati che confluiscono nel progetto di bilancio comporta un grande lavoro da parte del personale amministrativo preposto e del consulente contabile esterno; sanno bene che il suddetto personale ha avuto una riduzione da 18 a 8 unità, tra cui 4 tra la fine del 2022 e il 2023, e che una delle 8 dipendenti è stata assente per maternità fino a febbraio 2024; e sanno bene che anche negli anni passati tali dati sono stati organicamente disponibili sempre in prossimità del Consiglio di competenza…senza che nessuno si sia mai scandalizzato.
Per la cronaca evidenzio che i quattro Consiglieri hanno organizzato il loro ostruzionismo di fronte ad un bilancio che prevedeva (e prevede dopo la sua “approvazione” dal Consiglio di Presidenza) un attivo di bilancio (“avanzo di gestione”) di 413.000,00, destinato fra l’altro per 120.000 € ad un contributo straordinario nel 2024 per le ASD/SSD; ed ancora una riserva di 160.000 € per i costi delle trasferte delle Nazionali (tra le quali i soli World Bridge Games a Buenos Aires porteranno un impegno intorno ai 200.000 €) e una di 50.000 € per l’organizzazione del torneo internazionale Città di Milano (alle critiche al relativo stanziamento e a quello degli allenamenti delle Nazionali dedicheremo una relazione a parte). Il tutto incrementando inoltre il Fondo di dotazione per 133.511,71 €.
Questo dopo aver recentemente estinto con 5 anni di anticipo il prestito bancario a suo tempo contratto per la costruzione della sede di federale, con un versamento di circa 567.000 € e un risparmio per la FIGB, rispetto agli interessi che si sarebbero dovuti ancora pagare, di circa 100.000, pur mantenendo una liquidità bancaria di assoluta tranquillità.
Ovvero questa amministrazione, nei fin qui 7 anni di esercizio, nei quali si sono pur avuti due anni e più di recessione causa COVID (con perdita di circa 7000 tesserati e oltre 30 ASD, che ha comportato una repentina riduzione di 1/3 delle entrate federali) ha effettuato uno straordinario quanto stabile risanamento economico al punto che non vi è stata più la necessità, come avveniva quasi sempre nelle precedenti amministrazioni, di accedere nel secondo semestre di ogni anno a fidi e scoperture bancarie.
Risanamento che, come i signori quattro Consiglieri ben sanno, ha avuto anche un consistente apporto diretto di questo “inetto, assente e incapace Presidente”: apporto che a fine mandato ammonterà a circa 250.000,00 € per rinuncia alla indennità annuale prevista per il Presidente federale, senza considerare la drastica riduzione rispetto al passato dei costi di esercizio della funzione presidenziale e dei costi per le consulenze legali.
Bene! E a questo punto mi fermo, perché mi è venuto un forte senso di nausea; confortato solo dal fatto che – come ho già da tempo ampiamente dichiarato – non concorrerò alle prossime elezioni, augurandomi soltanto che chi verrà dopo di me prosegua nel solco che ho tracciato e che faccia crescere ancora la Federazione … se del caso nominando anche il “ministro degli esteri” ed il “manager della comunicazione e dei business” (“che non siano Consiglieri Federali” e che quindi siano congruamente retribuiti!!) dei quali con tanta lungimiranza chiedono i signori quattro Consiglieri.
Prima di chiudere però desidero anche complimentarmi con essi per le sagaci richieste di esautoramento del Segretario Generale: loro sì che hanno capito che in questi 7 anni la Federazione è andata a rotoli e chi ne è stato causa.
Un cordiale saluto a tutti i bridgisti di buona fede.
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