Alti e bassi

Incomincia l’ultima settimana di gioco, ai Campionati Europei di Herning; settimana monca, perché giovedì mattina si giocano uno o due turni (a seconda del torneo) e si sparecchia tutto, un po’ come a Salso la domenica mattina.

Vediamo come si sono sviluppate le vicende delle nostre quattro squadre.

La formazione Open doveva mettere fieno in cascina nei primi due apparentemente agevoli incontri, contro il Galles straultimo e l’Islanda poco più su, per cercare di affrontare con qualche vantaggio la corazzata svizzera, fin qui un po’ ammaccata ma sempre pericolosissima e in piena lotta per il titolo. Il progetto stava funzionando egregiamente fino a poche mani dalla conclusione del secondo incontro; contro il Galles è arrivato un rotondissimo 20-0, nel quale il vantaggio era tale che ci siamo potuti permettere di perdere 16 MP in un paio di mani consecutive senza scendere dal punteggio massimo.

Forse si trattava di un piccolo campanello d’allarme (e va riconosciuto per onestà che una fetta di vantaggio proveniva da un grande slam chiamato dai ragazzi il cui solo pregio era che tutti gli impasse entravano), perché l’incontro con l’Islanda è andato secondo i piani solo fino a metà. A sei mani dalla fine l’Italia conduceva 28-8, e il suo vantaggio su Svizzera e Norvegia era superiore ai 10 VP. Sembrava un sogno, ma le ultime mani ci hanno riportato sulla terra: l’Islanda ha piazzato un’inattesa rimonta andando ad aggiudicarsi l’incontro 34-33, la Norvegia che stava perdendo con la Scozia è riuscita a ridurre di molto lo scarto, e la Svizzera che era sotto con la Svezia ha rovesciato il match vincendo di oltre 20 MP.

Andiamo quindi a sederci per il big match su BBO sempre primi ma con 2 VP sulla Svizzera e poco più di 3 VP sulla Norvegia. Gli incontri sono ancora otto e, se non è escluso che dalle retrovie qualcuno rimonti in zona podio, è impossibile che riesca a superare tutte e tre le capolista. Il campione europeo uscirà quindi da questo trio di nomi.

ITALIA-SVIZZERA

Le piccole soddisfazioni di BBO. Entro un pochino in ritardo nel tavolo di Versace che sta mantenendo tranquillamente 4 picche e, quasi distrattamente, noto che il difficile attacco quadri batte irrimediabilmente. Cambio tavolo ed ecco lì squadernato sul monitor il 7 di quadri di Manno. Si parte con uno swing, Italia +11.

Subito ecco il controswing, quando i pseudosvizzeri giocano 3SA in Est, dove si prende l’attacco cuori, e non in Ovest dove l’attacco quadri è letale. Subito pari, 11-11.

Terzo board, terzo swing, purtroppo ancora rossocrociato.

Versace e Sementa in Nord-Sud chiamano uno slam sotto chance, che in pratica richiede parecchie circostanze fortunate. Tutti ne abbiamo chiamati di ben peggio, ma questo ha il difetto che non si fa. Ancora 11 per i nemici.

Dopo un +1 per noi arriva purtroppo ancora una legnata sul nostro groppone:

Dopo l’attacco cuori di Sud 3SA è sul bilatero di quadri: se lo si sbaglia non c’è più recupero perché non c’è più un’impasse né una posizione finale che funzioni. Manno che ha preso l’attacco di piccola cuori gioca la miglior chance, piccola all’Asso e impasse, con la quale vince anche contro Q-9 quarti in Nord. Ma Drijver è in una situazione diversa, avendo preso l’attacco di Q lisciato: se prende Sud gli mette sotto il 10. E quindi gioca piccola al J al brucio: perderebbe sia contro la Q quarta in Sud che secca in Nord, ma vince contro la posizione attuale, accidenti a lui.

Ancora 1 per noi, e poi una mano ben giocata da Versace:

Brink in Ovest attacca J di quadri, Versace prende in mano e batte un colpo di atout su cui Brink scarta il 10 per suggerire una cattiva divisione, ma di fatto ampliando il numero di ingressi al morto di Alfredo. Dunque picche all’8 e fiori per il K, ancora picche eliminando l’ultima atout e fiori per l’affrancamento: dieci prese.

Ovviamente il giocante avrebbe potuto giocare il J di atout al secondo giro con l’intenzione di superarlo e sperando di veder apparire il 10 da uno dei due difensori; certo però mostrarglielo al primo giro non è stata una grande idea, a consuntivo. E che la cosa non fosse ovvia lo dimostra Klukowski, che dopo lo stesso attacco ha battuto A e K di picche ed è andato down per carenza di ingressi.

Ma questo incontro sembra stregato: qui prendiamo 12 MP e nelle tre mani successive ne restituiamo 13. Poi arriva un pesantissimo mancato guadagno alla 27:

Gli olandesi vanno a 6 cuori sulla posizione dell’Asso di fiori, 1 down. All’altro tavolo Klukowski sottoapre di 3 quadri, 3SA Di Franco, 4 quadri Manno, 4 picche Di Franco che chiede gli assi, ma Manno non interpreta così e passa. Tre down e -3, chiaramente era del tutto possibile che i siciliani capendosi andassero a slam, ma tra sperare di guadagnare 13 e perdere 3 lo sbalzo è notevole. 48-25 per gli avversari, ancora 5 mani.

La 28 è un 4 picche delicato che portano a casa sia Manno che Drijver, pari. La 29 è un 3SA infattibile, ancora pari. Questa è la 30:

Dopo l’apertura di 2 fiori precision di Klukowski i nostri chiamano 4 cuori sulla posizione del K di picche, 1 down. Versace va a 4 picche in attacco/difesa su 4 cuori avversarie, Brink gliele contra e attacca cuori per l’Asso di Sud; quadri per l’Asso e ancora cuori tagliata in mano. Alfredo muove atout per il J che prende di K, torna in mano a fiori e gioca ancora quadri che Ovest non taglia e vince il K del morto. 9 di quadri coperto dal J, tagliato e surtagliato, e Brink fa l’unico ritorno che può mettere in difficoltà Versace e cioè cuori in taglio e scarto. Il morto è buono ma ha soltanto due atout, e ci sono fuori A e 10. Se batte e trova la 1-1, così come stanno, ha fatto la mano, ma se trova la 2-0 paga tutte le cuori. Dopo una lunghissima riflessione Alfredo decide che è ancora lunga, si accontenta di 1 down, e sono 4 MP ancora per la Svizzera.

Altro mancato guadagno alla 31, dove Versace in difficoltà sugli scarti regala 5 quadri, pareggiando il nostro tranquillo 3SA.

E finalmente una gioia dall’ultima mano, che potrebbe dare ragione alla tattica attendista di Alfredo:

Brink (che non mi è piaciuto nemmeno un po’) apre di 1 picche e dopo 1SA, passo, passo sfida la sorte e le ripete prendendo l’ovvio contro punitivo di un Sementa che mi immagino schiumante rabbia; siamo tra due e tre down, ma Drijver corregge a 3 fiori peggiorando la situazione, e il 1100 risultante non è compensato dal 3SA che faticosamente Kalita riesce a portare a casa in aperta. Sono 12 per noi e il nostro distacco quasi si dimezza in extremis, 52-38.

Prima di dire che abbiamo giocato male consideriamo che almeno due swing sono stati prodotti dal caso, e ricordiamoci che giocavamo contro la squadra più forte del pianeta. Poi, certo, qualcosa in più si doveva indovinare, e siamo stati anche fortunati che il nostro brutto equivoco licitativo si sia accoppiato a uno slam che non si fa. Ma complessivamente mi pare che siamo ancora del tutto competitivi e in grado di giocarci dignitosamente questo sprint finale.

Vediamo la situazione a 7 turni dalla fine. La Norvegia ha fatto polpette (o meglio falafel) della Turchia e stasera si trova con 5 VP sulla Svizzera e 10 su di noi. Ha però finito gli incontri facili e da domani dovrà soffrire per portare a casa punti. Gli elvetici hanno ancora in calendario Francia e Polonia che sono nelle otto, più Portogallo e Belgio in lotta per entrarci; inoltre, se i calcoli sono giusti, Zimmermann dovrà giocare tutti gli incontri per aggiudicarsi il titolo, e questo certamente non li favorirà. Noi abbiamo invece un finale dolce, perché a parte Israele (che ci togliamo domani) e l’ultimo turno con la Danimarca sono tutte squadre sotto la metà classifica, fra cui tre delle ultime otto. Se sapremo sfruttare il calendario, tutto potrà ancora essere messo in discussione.

Dietro, Polonia, Inghilterra, Svezia e Danimarca sono staccate dal terzetto di testa, piuttosto vicine fra loro e con un discreto margine sulla tonnara: tra la Danimarca e la Francia, che è ottava, ci sono oltre 20 VP. Israele è nono e molto vicino, poi più staccate Olanda, Bulgaria e Belgio. Molto difficile rientrare nelle otto per chi è più indietro.

La decisione finale relativa alla querelle dell’incontro Ladies di ieri contro la Turchia è stata di assegnare 10 VP di penalità per ritardo dividendoli 4 Italia e 6 Turchia. E’ stato riconosciuto che il maggior tempo era stato impiegato dalle avversarie, ma forse in modo un po’ troppo salomonico: pazienza. Purtroppo, contemporaneamente è stato accettato un loro reclamo che fra andare e venire ha spostato 15 MP, per cui da questo incontro in definitiva siamo riusciti a ricavare poco più di 4 VP.

Era importante reagire e riprendere la strada, e così è andata: due vittorie e una sconfitta di misura, anche se con molto rammarico perché la Svezia non è certo quella che vinse a Salso, e l’incontro si poteva vincere a mani basse, così mi hanno raccontato le protagoniste. Siamo rimasti in settima posizione, davanti continua a guidare la corsa la Norvegia seguita da Francia e Polonia, abbastanza staccate; poi è gruppo compatto.

Una giornata leggermente sopra media, per i Seniores, maturata però in modo alquanto schizofrenico: nei due incontri facili che avviavano la giornata abbiamo fatto poco più di 20. Poi è arrivata l’Austria che aspira al podio, e il match aveva preso la brutta piega che temevamo; nella seconda metà è però cambiato tutto, e tre consecutivi swing da 11 (Vivaldi ha mantenuto il 4 picche alla mano 30) ci hanno proiettato a +6 (41-35) consentendoci di risalire faticosamente fra le premiate, pericolosamente in bilico sull’ottavo gradino. Un calendario di media difficoltà, con incontri facili ma anche l’Olanda capolista: possiamo farcela ma ci sarà da soffrire. Alle spalle dei tulipani c’è la Polonia, poi più sotto quasi appaiate Austria e Francia.

La squadra Mixed ci aveva illuso, cominciando la giornata con una franca vittoria contro il Belgio che li aveva isolati al secondo posto alle spalle del lontanissimo Israele. Sono però poi venute due larghe sconfitte, che ci hanno ricacciato nel gruppo, al quarto posto. E per fortuna il quarto turno, che era previsto stasera solo per questo torneo, ci è stato risparmiato dal bye. Incameriamo 12 VP e qualche ora aggiuntiva di riposo e di minor stress, e domani è un altro giorno.

Il volo solitario di Israele è stato rallentato dalla Polonia che lo ha sconfitto nettamente; il match tra le due inseguitrici lo ha vinto ancora più sonoramente la Francia sulla Danimarca, per cui il ritardo dei transalpini (che sfiorava i 40 VP) si è ridotto, si fa per dire, a poco più di venti, e dietro l’Italia tallona la Danimarca a pochi centesimi. Sembrerebbe molto promettente, ma il gruppo dietro è vicinissimo e compatto: il vantaggio sulla nona che è il Belgio è poco più di 5 VP.

L’ottimismo che manteniamo deriva dalla solidità e dall’affiatamento di questa squadra, che ha già dimostrato di essere competitiva ai massimi livelli; la giornata di oggi va archiviata come un incidente di percorso, e da domani si riparte.

Insomma, si va come di consueto verso tre giorni di sofferenza, cercando di spingere con il pensiero le nostre rappresentative verso i traguardi che meritano.

 

 

 

 

 

 

 

 

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