Avevamo concluso ieri con l’augurio che le classifiche dei nostri ragazzi si assestassero, e i bravi figlioli ci hanno accontentato con una giornata estremamente positiva: dalle stalle alle stelle, come si usa dire. Evitando toni eccessivi, perché siamo rientrati sì e no in media (e il campionato è ancora lungo), possiamo però dire che le nostre squadre sono entrate in partita. Con un giorno di ritardo, purtroppo, e questo inevitabilmente lascerà il segno sul risultato finale, ma se continueranno a giocare su questa falsariga sicuramente il risultato finale li premierà, ed eviteremo il percorso opposto che ci riporterebbe domani sera di nuovo… in fattoria!
Diamo questa volta la precedenza alla Under 21, che aveva oggi soltanto due impegni contro Israele e Olanda, due squadre che fin qui non sono andate molto bene ma che provengono da tradizioni importanti, e che quindi vanno prese con le molle. Il primo incontro è stato vinto dagli azzurri 39-28, e questo secondo successo, che faceva seguito alla vittoria con la Lettonia di ieri sera, ha riportato la squadra italiana nel gruppo, sia pure nelle ultime posizioni. Il secondo incontro, come detto, ci opponeva agli olandesi, ed è stata una eccellente prova di carattere dei ragazzi, che stavano perdendo pesantemente a metà gara (48-28), ma hanno ricuperato praticamente tutto lo svantaggio, addirittura piazzando un parziale di 20-0 nelle ultime sei mani. Il risultato finale è stato di 50-49 per l’Olanda.
La posizione di classifica non è certo ancora soddisfacente, stiamo ancora pagando l’avvio incerto: siamo undicesimi, ma incominciamo a mettere nel mirino posizioni più nobili, visto che l’Ungheria ottava ci sopravanza di poco più di 8 VP. Vedremo se i nostri beniamini sapranno domani confermare i loro progressi.
La Polonia se n’è andata e ha preso oltre 20 VP sui secondi. Da lì in giù sono tutte molto vicine; il gruppo è guidato da Norvegia e Inghilterra, un po’ avvantaggiate sull’Estonia. La giornata di domani prevede di nuovo soltanto due incontri per i ragazzi, ma entrambi di sesto grado: la Polonia prima e l’Estonia quarta.
Nell’incontro di ieri con la Francia Magda Tonelli e Antonio Lombardi hanno chiamato questo grande:
Antonio in Nord apre 1 cuori, 1 picche di disturbo in Est e Magda contra. 2 picche forcing Nord, 3 cuori buon fit (perché preceduto dal contro) Sud. Ora 4 fiori cuebid, e il 4 quadri di Magda – sicuramente distribuzionale – tranquillizza Antonio sulla sorte delle piccole quadri. La richiesta d’Assi lo informa che c’è uno scarto per la picche, e il grande slam viene chiamato con perfetta cognizione di causa.
E passiamo alla Under 26, che abbiamo potuto seguire su BBO nel primo incontro della mattina contro la Francia, che un po’ a sorpresa ha tenuto fuori contro di noi la stellina Leo Rombaut per schierare Fragola-Tabata in aperta contro i gemelli Giubilo e Bellicaud-Guth in chiusa contro Carletti-Porta.
Dopo qualche mano di surlevée (3-0 per i francesi), il primo break è nostro:
Difficile dire se 4 cuori sia o no un buon contratto, ma penso che in duplicato vada chiamato, e i nostri lo fanno a velocità supersonica: 1 cuori-2 cuori-4 cuori. In chiusa invece Guth dice 1 picche su 1 cuori, e quando riporta sul 2 fiori avversario (Gazzilli), mostrando mano debole anche senza fit, Bellicaud forse un po’ pessimista non fa nemmeno un tentativo.
Gli attacchi rossi battono, ma è difficile per Est non intavolare il K di picche che apre un’autostrada a Gianmarco Giubilo: due colpi di atout, picche per la Q di Est e ora il rinvio quadri è tardivo.
I francesi ritornano avanti proprio a metà gara:
3sa a entrambi i tavoli, ma con diverso destino. In aperta Gianmarco prende l’attacco quadri che sembra amichevole: potrebbe chiudere la faccenda inserendo l’8 ma – non a torto, anche se l’uscita di 7 poteva forse mettergli qualche pulce nell’orecchio – mette il 10 superato dal Fante e dall’Asso. E pazienza; il romano prosegue affrancando le quadri, e Tabata rinvia picche per la Q e l’Asso. Ora cuori al J che tiene, e fiori che Fragola vince di Asso per uscire di piccola picche. Qui passa l’ultimo treno per mantenere, e secondo me ci si poteva salire sopra: la Q giocata da Ovest in precedenza denunciava il J in Est, che difficilmente poteva essere più che terzo visto l’attacco in cima di nulla. Il K avrebbe bloccato il seme, e una cuori per il K del morto avrebbe affrancato la nona decisiva presa. E d’altra parte se il J di picche fosse stato più che terzo non ci si poteva fare niente, visto che l’Asso di cuori era certamente lì accanto.
All’altro tavolo il fattaccio si consuma sull’attacco, perché Porta produce l’eccellente attacco di picche, ma uscendo di 8 evidentemente confonde le idee al compagno che non copre il 10 e agevola il compito al giocante, che deve solo affrancare le quadri e sfruttare le posizioni favorevoli a fiori e a cuori per arrivare a nove. 3SA si fa sempre, certo, perché Ovest entra una volta sola per affrancare le picche e non può più incassarle, ma non c’era proprio ragione di non inserire la Q di picche, visto che Nord non aveva quarte nobili. 13-12 Francia.
Tre mani e ci stacchiamo di nuovo:
Porta e Carletti giocano un tranquillo 3SA e Alessandro fa dieci prese. I francesi vanno a 6 fiori, che come si vede sono infattibili, dovendo cedersi due prese a picche, ma attenzione perché la mano è delicata. Se il giocante elimina tutti i semi tagliando la cuori e poi muove picche dal morto, Sud deve essere attento e mettere subito il K che lascia il giocante senza opzioni vincenti. Se invece se lo tiene stretto, obbliga il giocante a scegliere la linea vincente più probabile, che è quella di trovare un pezzo secondo (o KQ secchi) battendo Asso e piccola per il ritorno in taglio e scarto. Fragola per nostra fortuna impegna il J e non può più vincere.
Di nuovo il controbreak è immediato:
A entrambi i tavoli Ovest sottoapre a 2 picche e Nord contra. Tabata opta per il surcontro, e per i gemelli è notte fonda: atterrano a 3 quadri ma meno di 500 non possono pagare. Non sarebbe nemmeno male se la manche si facesse sull’altra linea, ma non è questo il caso. Porta (che credo non sia perfettamente affiatato con il compagno e quindi tenda a non complicare troppo le licite) salta subito a 4 picche, e l’ovvio attacco cuori batte immediatamente. Swing meritato per i francesi, siamo di nuovo pari.
Nei due board immediatamente successivi, però, ci stacchiamo definitivamente.
Gianmarco apre 3 cuori e Gabriele rialza a 4. Attacco Q di picche per il K e l’Asso, e Fragola invece di battere atout ritorna fiori. Il giocante si affretta a tagliare il terzo giro nel seme e stende. Nell’altra sala i francesi si fermano a un parziale.
Carletti e Porta chiamano 6 cuori, un ottimo slam con molte chances; il gioco termina quando cade il J di fiori. Non sembra un’impresa arrivare a slam con questi 31 punti, ma Fragola e Tabata si fermano a manche.
Finisce quindi 44-28 per noi: una bella e meritata vittoria contro un avversario forte, in un momento delicato del campionato. Ci sono stati errori da una parte e dall’altra come era ovvio vista l’importanza dell’impegno e la rivalità naturale tra le due formazioni, ma alla fine abbiamo prevalso e il risultato serve a classifica e morale.
Sulla scia di questo successo, infatti, anche i due match successivi sono stati vinti nettamente. Abbiamo dapprima regolato la Danimarca (37-12) e successivamente il Belgio (50-23), e ci troviamo quindi questa sera in una posizione di classifica nettamente migliore: siamo per la prima volta nelle otto qualificate per il mondiale, settimi per l’esattezza. La situazione di calendario è curiosa: dobbiamo incontrare quattro delle prime cinque, ma anche le ultime sei. In pratica abbiamo incontrato solo squadre di centro classifica a parte l’Inghilterra che è ora quarta. Si sono staccate al comando Olanda e Israele, segue un terzetto composto da Polonia, Inghilterra e Svezia, e poi c’è il gruppo guidato da Danimarca e appena dietro Italia. La Francia dopo aver perso nettamente anche con la Svezia si è tirata su infliggendo un cappotto all’Irlanda, e ora è nona.
Domani la giornata prevede quattro incontri per questo torneo: due incontri accessibili, il primo e l’ultimo contro Repubblica Ceca e Austria, e due duri, il secondo con la Svezia e il terzo con l’Olanda.
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