Dopo otto anni vanno di nuovo in scena i World Bridge Games, i campionati che una volta venivano denominati Olimpiadi del Bridge. L’edizione 2020 era saltata, immaginate perché, per cui i campioni in carica sono i vincitori di Wroclaw 2016: una vita fa. Per dire, in Polonia l’Open lo vinse l’Olanda sconfiggendo in finale Monaco: oggi come tutti sappiamo Zimmermann ha traslocato la sua multinazionale in Svizzera, trasformandola in una potenza mondiale e portandosi dentro la coppia migliore degli olandesi, cioè Brink-Drijvers. E poi li chiamano campionati per nazioni, bah.
Furono allora due vittorie olandesi, Open e Misto, e due statunitensi, Ladies e Senior, quest’ultimo con il solito squadrone da paura: Zia, Meckstroth, Hamman, Martel e compagnia bella – alcuni di loro sono presenti anche qui. E a ricordarci che il mondo è cambiato, scorrendo le cronache vediamo che l’Olanda vinse il Mixed sconfiggendo in finale la Russia, qui ovviamente non presente a causa delle mattane dell’amico Putin. Guerre e pandemia hanno segnato pesantemente gli ultimi anni, e anche il nostro piccolo mondo ne porta le cicatrici.
Bene, veniamo al presente. L’edizione 2024 si gioca a Buenos Aires, e il fuso orario (cinque ore per la prima settimana, quattro per la seconda quando da noi tornerà l’ora solare) farà sì che si inizierà a giocare quando da noi saranno le 15 (poi le 14) e si proseguirà fino a sera inoltrata; chi vuole seguire gli incontri su BBO prenda nota. Questo torneo è a iscrizione libera, nel senso che ogni nazione si può iscrivere; e questo implica un numero di partecipanti variabile fra i vari tornei. Ogni Campionato disputa un lungo round-robin di sei giorni, al termine del quale le prime sedici entrano negli ottavi di finale, e da lì si procede a KO per tutta la settimana successiva, durante la quale si disputerà un TRansnational a squadre e un torneo a coppie Open.
Purtroppo il numero differente di squadre ha fatto sì che, per stare negli stessi tempi, si giochi con una formula variabile, fra i vari tornei, come orari di incontri e numero di mani: 16 per l’Open, 12 per Ladies e Senior, 10 per il Mixed. Questo riduce di molto il piacere e l’interesse del confronto per giocatori, commentatori e tifosi perché soltanto Senior e Ladies giocano le stesse mani. Pazienza, per fortuna nei KO (se ho capito bene) avremo di nuovo stesse mani e saranno possibili i raffronti.
Vediamo quindi come è andata per i nostri colori questa prima giornata.
Open: è il campionato più popolato, con ben 34 squadre divise in due gironi, nei quali si qualificheranno le prime otto. L’Italia gioca nel girone B, con Svizzera, Polonia, Norvegia e Francia; ma non è tutto oro quel che luce, perché Norvegia e Polonia (che abbiamo incontrato oggi entrambe) si schierano con formazioni molto rimaneggiate. Siamo quarti dopo i primi tre incontri, disputati nell’ordine contro Finlandia, Polonia e Norvegia, quest’ultimo su BBO.
Contro la FInlandia si vinceva benino, ma due rovesci finali hanno causato una sconfitta di misura. Qui Di Franco e Manno chiamano il grande slam:
In questa mano, come nella Tosca, si può scherzare coi Fanti perchè cadono tutti e si fa pure 7 picche, ma i finlandesi si fermano a 6. Nel finale, come detto, subiamo il sorpasso a causa di uno slam senza due Assi chiamato sempre dai siciliani (non conosco la licita, perché si gioca senza tablet: anche qui, dovrebbero entrare in scena con i KO). Il secondo colpo subito è curioso: dovete attaccare contro 3SA con
Presumibilmente il morto ha mostrato le fiori lunghe e il giocante una mano forte. Sementa ha scelto il 3 di quadri con l’obiettivo di non bloccare il seme (il partner poteva avere un onore secco o secondo, per cui un eventuale 10 terzo al morto o in mano sarebbe stato promosso a fermo), ma Versace aveva il 2 secco e la presa di 5 del giocante era l’unico modo per fare la nona presa, mentre la difesa avrebbe potuto incassare le prime cinque prese nei semi nobili. Davvero una mano diabolica!
Il secondo incontro ci opponeva alla Polonia, e dopo una prima metà equilibrata (-5 dopo otto mani) i nostri lo hanno dominato chiudendo a + 32; la nostra rimonta è stata segnata da un bello slam chiamato a fiori da Donati e Percario e da uno pessimo dei polacchi.
Infine abbiamo giocato contro la Norvegia, nome da paura ma che come big schiera solo Bakke-Brogeland. Ci siamo aggiudicati l’incontro per 34-22. Si inizia con una bella difesa di Manno e Di Franco:
Donati e Percario arrivano a 3SA con una sequenza Gazzilli che nasconde completamente la mano di Ovest, ma soprattutto colloca l’attacco in Nord, che non ha ragione per non muovere quadri, e il 10 del morto è in pratica la nona presa. Per Giovanni è ordinaria amministrazione sbloccare le cuori e muovere fiori per la mano: K98 di picche al morto fermano la difesa a tre prese nel seme.
Nell’altra sala attacca Manno in Sud, e sapendo delle picche del giocante sceglie cuori. Anche Hoftaniska sblocca le cuori e affranca le fiori, ma ora Max Di Franco in Nord ritorna Q di picche per K e Asso, e Manno gioca quadri dalla parte giusta liberando la quinta presa.
I norvegesi tornano in parità con un colpo strano e non certo fortunato:
Charlsen apre 1 picche in Ovest, Di Franco entra a 1SA e dopo due passo il norvegese salta a 3 cuori e Hoftaniska chiude a 4. Si fanno undici prese, niente di strano o così sembra, ma nell’altra sala sull’apertura di Donati Bakke passa, non so se per scelta o perchè 1SA significa altro. Percario si vede cinque punti e misfit e decide di passare, e le cuori scompaiono.
Torniamo avanti quando una bella difesa di Donati e Percario spinge i norvegesi a 5 cuori che cadono, mentre noi ne manteniamo quattro nell’altra sala; e poi uno svarione avversario, quando i baltici finiscono a un 3SA infattibile avendo fit 5-4 a cuori. FInisce 34-22, e queste due vittorie ci portano al quarto posto di giornata; guida il Brasile con ben 50 VP, seguito da Francia e Svizzera appaiate. Oggi subito Brasile-Svizzera, mentre noi abbiamo una giornata apparentemente morbida con Corea, India e Ungheria.
Ladies: qui le squadre in campo sono 24, si giocano come detto 12 board per incontro. Giochiamo con due delle coppie di Herning, cioè Golin-Pomares e Costa-Ruscalla; l’indisponibilità di Margherita Chavarria ha “promosso” a capitano non giocatore la compagna Simonetta Paoluzi, mentre sono entrate due veterane come Gabriella Olivieri (che a Herning era cng) e Gianna Arrigoni.
Le nostre ragazze sono state fin qui le più brave, nei primi quattro incontri hanno portato a casa la media di 15 Vp e passa, e questo le collloca stasera al secondo posto in classifica dietro alla Svezia favoritissima. Tre vittorie nette contro Cile, Irlanda e Messico (il calendario non ci è stato nemico, va detto) e una di misura contro la Turchia, con il punteggio astronomico di 54-50 su dodici mani: uno swing per mano, in pratica. Anche questo incontro ce lo stavamo aggiudicando nettamente, ma le ultime due mani ci sono costate ben 23 MP.
Anche il menu di oggi non sembra indigesto, con Sudafrica, Canada, Brasile e Norvegia: la migliore fra loro in questo momento è il Brasile nono. Mettere fieno in cascina è la consegna di oggi, perché il finale sarà duro.
Senior: stesso numero di formazioni del Ladies e stessa formula. Confermati Fornaciari-Vivaldi dopo l’ottima prova di Herning, la squadra è completata dai lombardi Abate-Hamaoui e dai pescaresi Di Febo-Vecchi. Qui il calendario è stato subito duro, perché avevamo quattro ossi duri del Senior come Scozia, Francia, Canada e Polonia. Siamo partiti male, con tre sconfitte che ci hanno relegato agli ultimi posti; ci siamo per fortuna riscattati con una netta vittoria contro la forte Polonia che schiera vecchie glorie come Kwiecien e Starkowski. Siamo diciottesimi, al margine della zona qualificazione, e oggi abbiamo due impegni sulla carta facili (Turchia e Hong Kong) e due durissimi (USA e Inghilterra).
Mixed: ovvero le dolenti note. Ventinove squadre in pista costringono gli organizzatori a varare un torneo di mini-incontri (solo dieci mani), nei quali uno swing può decidere tutto. Da diversi anni l’Italia mette in campo la stessa squadra, cioè Cima-Dessì, Attanasio-Manara e Baroni-Gandoglia. Si tratta di tre coppie forti e affiatate, e i risultati che hanno ottenuto, in particolare il bronzo mondiale di Salso 2022, lo testimoniano. Per qualche misterioso motivo, tuttavia, questa squadra è lenta a carburare, e in avvio si impantana spesso nei bassifondi della classifica. Oggi è andata proprio così: anche per loro il calendario non era semplice, e lo testimoniano i due incontri giocati su BBO contro Cina e Germania, peraltro entrambi vinti di misura. Negli altri tre incontri però sono arrivate tre sconfitte contro Hong Kong, Spagna e Australia, e stasera ci troviamo 22esimi, sia pure in una classifica ovviamente cortissima.
Uno swing da Italia-Cina, incontro conclusosi con il bassissimo punteggio di 8-6 a nostro favore. Irene Baroni ruba il contratto alle cinesi:
I siciliani in Est-Ovest arrivano a 3SA con una sequenza Gazzilli in cui Nord ha contrato il 2 fiori di Manara in Ovest. Sud vince la coppa disciplina di specialità attaccando con il singolo, Attanasio prende di Q, gioca quadri per l’Asso scoprendo l’orrenda divisione, e a questo punto cerca e trova fortuna a picche: la caduta del J lo porta a otto prese, e Nord in presa con l’Asso torna tenacemente a fiori sotto K regalando la nona, che in caso contrario Dario avrebbe dovuto spremere passando la carta giusta a cuori.
Irene, in realtà, non ruba un bel niente perché sull’apertura di 1SA di Ovest la compagna inalbera un passo addirittura funereo; ma Baroni in Sud riapre con 2 cuori, e Gandoglia la porta a manche. Irene fa tutti i tagli che può ma alla fine si ferma a nove prese.
Oggi saremo una sola volta sul Vu-Graph di BBO, alle 18,15 con la squadra Open che affronterà l’India.
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