Seconda giornata di qualificazioni, a Buenos Aires, Si procede in questo curioso slalom in cui un torneo incomincia un incontro mentre l’altro lo sta terminando, tutti giocano mani per conto loro; e certo, lo so che una volta era così, si smazzava al tavolo e quello che succedeva lì era roba per pochi intimi, giocatori e angolisti. Ma ormai c’eravamo abituati a questo flusso uniforme per cui tutti giocavano allo stesso tempo le stesse mani; e l’interesse e il piacere di scoprire quanti avessero chiamato questo slam o mantenuto quella manche rendeva più vivo il campionato.
Oggi l’obiettivo era quello di conservare le posizioni per le due squadre ben piazzate in classifica, cioè Open e Ladies; e di risalire la classifica, per le due formazioni attardate ovvero Senior e Mixed. Obiettivo raggiunto, guardando le classifiche nelle quali maschietti e femminucce svettano sempre nelle pole position, mentre la squadra Mixed si inizia ad affacciare nelle posizioni nelle quali la attendevamo, e i Senior sono rientrati almeno nel gruppo delle qualificate. Ma andiamo a vedere nel dettaglio.
Open: la giornata si annunciava non troppo impervia, e i nostri l’hanno onorata con una media superiore ai 15 VP a incontro, equamente divisa fra i tre impegni: +26 con la Corea, +17 con l’India e +22 con l’Ungheria. Ma i totali sono ingannevoli perché raccontano di un vantaggio tranquillo, mentre tutti e tre gli incontri hanno avuto un andamento ben più equilibrato, e si sono sbloccati a nostro vantaggio solo nel finale.
Contro la Corea a metà gara il punteggio era di 9-7 per noi. Poi lo score ha iniziato a pendere nella nostra direzione, e verso la fine è arrivata questa mano:
In una mano in cui la sala ha giocato compatta 3SA in Est-Ovest con alterne fortune (il coreano nell’altra sala è caduto), sull’apertura di 1SA debole di Versace Nord ha provato a entrare, malgrado la zona sfavorevole, con 2SA. Contro di Sementa, e il 3 fiori di Sud analogamente contrato è risultato il contratto finale. Attacco atout per il K e l’Asso, e un secondo giro di atout ha scollegato giocante e morto: il povero Nord ha dovuto giocarsi mestamente tutte le sue quadri di mano, per un saldo totale di quattro down, 1100 sulla colonna azzurra.
Contro l’India della star Shivdasani, compagno di Zia Mahmood qualche decennio fa, eravamo su BBO. Anche qui dopo 7 dei 16 board il punteggio era 10-9 per gli azzurri. Il board 8, ben licitato a entrambi i tavoli, ci ha fatto prendere vantaggio:
In aperta incomincia Shivdasani in Ovest con 1 quadri, Donati contra e Thakral in Est sbarra a 3 quadri. Ora i due ragazzi risolvono con pazienza la difficoltà di trovare il fit nobile: Percario contra per mostrare interesse nei nobili e Giovannino dice 4 quadri mostrandoli entrambi. Il gioco non presenta difficoltà, Giacomo sfrutta la posizione favorevole delle atout per tagliarsi le due quadri, Shivdasani non muove picche una volta in presa con l’Asso di atout e l’azzurro reclama undici prese.
In chiusa è di nuovo il senza debole di Sementa e Versace a fare vittime: su 1SA Nord contra, Sementa fugge a 2 quadri e Sud dice 3 fiori in stile Lebensohl, cioè costruttivo; ora gli indiani non avevano evidentemente codificato una continuazione per individuare un fit nobile (in queste situazioni di bicolore è indubbiamente superiore la Rubensohl con le sue transfer) per cui Nord ha chiuso a 3SA, immagino con un certo malessere vista la fragilità del fermo nel palo avversario. I suoi verosimili timori sono stati confermati dall’attacco che ha spazzato via l’Asso di quadri, per cui non appena in presa i nostri si sono affrettati a incassare il down.
L’ultimo swing dell’incontro nasce da una differenza di valutazione che vi presenterò in forma di quiz. Dopo che gli avversari dichiarano 1 cuori – 1 picche il vostro compagno contra, e l’apertore appoggia a 2 picche. Le vostre carte sono:
e il board è verde. Dichiarate qualcosa? La vostra scelta cambia se il compagno, invece che contro, ha dichiarato 2 quadri?
Donati aveva dichiarato contro, e Percario ha licitato 3 quadri, il che ha permesso ai due ragazzi di trovare l’eccellente difesa a 5 quadri, 1 down neppure contrato. All’altro tavolo Khare, malgrado il compagno (che ha la 5-4 minore) fosse entrato con 2 quadri non lo ha appoggiato, permettendo a Versace di giocare un comodo 4 picche sull’altra linea.
Con l’Ungheria, lo score iniziale dopo 7 board era addirittura 28-14 per i magiari. I nosti punti venivano da questo swing:
L’importanza dei colpi di sonda: giochiamo 6 fiori in Nord con attacco Q di cuori, e il problema è solo quello di catturare la Q di atout tramite impasse, come doveroso con otto carte: ma dobbiamo ricordarci prima di battere un onore: hai visto mai che la damigella si trovi secca fuori impasse? L’ungherese in Nord, ahilui, se ne dimentica, e perde uno slam imbattibile.
Anche in questo incontro è il board 8, nel quale Donati e Percario portano un succoso 500 a 2 fiori contrate, ad avviare la nostra rimonta. Ma è poi il board 14, il terzultimo, a rovesciare nel nostro canestro una quantità di MP quale di rado si vede: piccolo slam in una sala e grande nell’altra, entrambi contrati ed entrambi battibili.
In chiusa Percario gioca 6 cuori, Ovest ha contrato ma è blindato dalla riuscita dell’impasse a picche: per battere Ovest avrebbe dovuto attaccare piccola quadri sotto A-K per mettere in mano il partner con la Q e riceverne il taglio a picche, nemmeno impossibile visto che le quadri erano state appoggiate, ma per nostra fortuna Ovest esce con il K e tutto è finito.
Nell’altra sala è Di Franco in Est a giocare, e l’attacco spetta a Sud che prova a incassarsi l’Asso di picche: ma ahimé, non è l’Asso giusto e Max stende il cappotto. La differenza di 2840 punti tradotta in 21 MP probabilmente rimarrà il record del campionato.
Svizzera, Italia e Francia occupano stanotte il podio; poco significativo per la qualificazione, che non possiamo mancare, molto più interessante per il tabellone che si formerà dopo il round robin e nel quale occupare una posizione di testa di serie può evitare fino agli ultimi round i KO più fastidiosi.
Ladies: giornata positiva anche per le signore, alimentata principalmente dal quasi cappotto inflitto al debole Sudafrica, mentre gli altri tre incontri si sono conclusi con score vicini al pareggio: +5 con il Canada, -4 con il Brasile, +7 con la Norvegia. Quest’ultimo era certamente l’incontro più insidioso, contro le scandinave reduci dall’oro europeo di Herning, ed eravamo in leggero svantaggio quando all’ultimo board Cristina Golin ha rubato questo 3SA:
Attacco cuori per la Q e l’Asso, il giocante muove fiori con la morte nel cuore ma la norvegese in Ovest mette subito l’Asso e, malgrado il suo punteggio, va a cercare una inesistente ripresa alla compagna per sottomettere il J della giocante, sforzo inutile perché sarebbe caduto sulla battuta del K.
Svezia al comando come da pronostico: dietro, non troppo staccate, ci sono Cina e appaiate Italia e Polonia. Altro podio virtuale azzurro, da difendere e magari migliorare nei prossimi giorni.
Senior: registriamo alla fine una giornata abbastanza positiva, con score finale leggermente sopra media che ci permette di guadagnare qualche posizione e di entrare di striscio nell’elenco virtuale delle sedici elette, esattamente in quattordicesima posizione.
Ma la giornata era iniziata come peggio non avrebbe potuto: nell’incontro con la Turchia dopo tre mani eravamo a -35, distacco che rimaneva immutato nei board successivi, sprofondandoci così nelle ultimissime posizioni di classifica. Era difficile essere ottimisti a quel punto, visto poi il calendario che si appressava, ma i tre incontri successivi previsti nella giornata sono stati tutti vinti: e, scusate se è poco, i primi due ci opponevano a USA e Inghilterra. E, dopo il rovescio contro i turchi, andarsi a sedere contro Zia-Rosenberg-Rodwell-Levin e vincere 22-17 è una prova di solidità e di carattere che fa ben sperare per il prosieguo.
Arriva poi la netta e brillante vittoria contro l’Inghilterra (52-25), e la risalita si perfeziona sconfiggendo a +9 Hong Kong. Lassù in cima vediamo in lontananza USA, Francia e Svezia con le loro vecchie glorie, ma per ora dentro ci siamo anche noi.
Mixed: benvenuti a Buenos Aires, ragazzi! Non era davvero difficile pronosticare la risalita di questa squadra, conoscendone il valore ed essendo ormai abituati a queste partenze lente e quasi distratte. Ma nei cinque incontri di ieri, fra cui alcuni avversari non banali come la Croazia – sempre insidiosa nel misto – e l’Inghilterra, abbiamo raddrizzato la faccenda in fretta incassando la bellezza di quasi 80 MP, vicini ai 16 di media dunque.
Ne è derivato un recupero di una quindicina di posizioni, che in un’unica giornata è quasi un record. Siamo pertanto quinti stasera: comanda la Germania, davanti a Norvegia e Nuova Zelanda, poi Hong Kong e subito dietro gli azzurri. La classifica ha da rimescolarsi ancora non poco, perché noi abbiamo rimontato ma dietro ci sono ancora squadroni come Francia e Israele, argento e oro a Herning e ora rispettivamente tredicesima e nona, mentre gli USA sono in questo momento addirittura fuori dalla qualificazione: diciassettesimi. E’ facile supporre che non saranno queste le loro posizioni finali: cercheremo di approfittare di questi rimescolamenti per consolidare il nostro attualmente confortevole piazzamento, e magari migliorarlo.
Domani siamo due volte su BBO: alle 17,15 italiane le signore sfideranno gli USA, mentre alle 18,15 sarà di scena la squadra Open che se la vedrà con l’Australia.
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