Purtroppo ieri abbiamo perso un amico, un bridgista badengo, molto badengo, che ha lasciato un segno indelebile nel nostro circolo e nel cuore di chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo al tavolo da gioco.
Aurelio era un gran combattente al tavolo, uno di quegli avversari che ti spingono a dare il meglio di te, ma sempre con il sorriso sulle labbra e una battuta pronta a sdrammatizzare anche i momenti più tesi: agguerrito, ma mai sgradevole; ironico, ma mai irrispettoso. Era l’essenza del bridge inteso come passione, divertimento e spirito di comunità. Quante volte l’ho sentito lamentarsi della qualità dei compagni ma mai l’ho visto tirarsi indietro.
Per chi lo conosceva, Aurelio non era solo un giocatore: era un compagno di avventure, un amico capace di far ridere e riflettere nello stesso istante. E per chi non ha avuto questa fortuna, voglio dire che abbiamo perso uno degli avversari più simpatici e imprevedibili da trovare al tavolo.
Ci mancheranno le sue battute, il suo entusiasmo e la sua capacità di trovare sempre il modo di brontolare col suo stile bonaccione, il suo “sventurato” partner.
Ciao Aurelio, ci lasci il ricordo di una risata e la lezione che il gioco, come la vita, va vissuto con passione e leggerezza.
Massimiliano Prezzolini
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