Voi credevate che la semifinale durasse due giorni, sei turni e quant’altro. Ebbene, ricredetevi in fretta, perché tutto si decide in un’unica giornata. Sorpassi, distacchi e recuperi di oggi non sono serviti ad altro che a partorire striminzite differenze: siamo a -3 nella semifinale Open che ci oppone all’Argentina, e a -5 nella semifinale Mixed dove ci scontriamo con la Polonia. Abbiamo, anzi hanno scherzato, insomma: si fa sul serio domani. E dispiace un po’, naturalmente, vedere questo doppio segno meno davanti al punteggio: in particolare per la squadra Mixed che si era avvantaggiata bene nel corso del secondo segmento, ma ha restituito tutto con uno spicciolo di interessi, fino a andare sotto anche se di un’inezia. Percorso perfettamente opposto quello della squadra Open, che ha recuperato uno svantaggio quasi identico fermandosi però un pizzico sotto l’asticella del sorpasso.
Axcompagnatemi in giro per la giornata, e vi racconterò qualcosa di quello che è successo.
Open, primo tempo: si sposta poco. L’unico swing serio va all’Argentina, ma è quasi un colpo da pirati:
Bianchedi è Ovest e apre 1SA leggero (ma loro aprono 14-17 di sistema), 2 quadri multi di Sementa, 3 fiori Rubensohl di Madala e sul 3 quadri obbligato del compagno Agustin (che non è mai stato noto per la remissività) spara questo 3SA con 22 in linea, che la posizione delle carte – in particolare il K secondo di quadri in impasse è un bijou – rende blindato. Finiamo a -11, che sono proprio i MP spostati dal 3SA di Madala.
Mixed, primo tempo: Prendiamo un po’ di vantaggio guadagnando in qualche parziale a SA; ma nel finale volano gli slam. Perdiamo tutto il vantaggio quando i polacchi chiamano slam alla penultima mano.
La dichiarazione inizia uguale, con 1 picche di Est, 2 fiori Ovest, 2 picche di Est, 2SA di Ovest. Ora la sfumatura che divide: Dessì prosegue con 3 picche senza dare segni di vita, mentre la Dufrat dà un cenno con 3 cuori. Come si vede entrambi gli Ovest aspettano solo un guizzo del compagno per prendere la strada dello slam: ed è uno slam molto buono, va riconosciuto, dipendendo in pratica soltanto dalle atout.
Due mani dopo, ultimo board, Baroni e Gandoglia restuiscono il colpo, ma al coontrario del precedente non è esattamente uno slam di cui andare fieri perché, con un Asso mancante, non bisogna perdere atout nella figura AK10 – 87642. Il dio del bridge ci dà una spintarella e colloca Q-J secchi prima dei nostri onori, e con questo viatico chiudiamo il tempo a +2.
Open secondo turno: come due pugili le due squadre si sono studiate nel primo round, mentre nel secondo volano cazzotti.
Primo board, un quizzino.
Sull’apertura dell’avversario il vostro partner contra, e poi con le dichiarazioni successive arriva a 2SA mostrando oltre 20 bilanciati. Cosa dite?
Sementa è passato mentre Rizzo ha chiuso a 3SA trovando al compagno le carte esatte che producono nove vincenti tranquille.
Secondo board, restituiamo con gli interessi con questa bella giocata di Donati:
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Giochiamo 4 picche in Est, dopo che Nord ha mostrato di avere la quasi totalità dei punti della linea. Bianchedi prende l’attacco a quadri, si taglia la quadri perdente, batte le atout e poi va sotto sulla posizione delle cuori.
Giovannino inizia uguale, ma poi si tira tutte le atout conservando il K di quadri e mettendo Nord in una posizione impossibile: deve tenere cinque carte, ma se tiene la forchetta di cuori, gli onori di fiori e una quadri, il giocante non ha grossi problemi a togliergli di mano la quadri con il K e a metterlo in mano a fiori. Così cerca un diversivo scartando l’onore di fiori, ma Giovannino si inventa questo finale: rinuncia a incassare il K di quadri e gioca fiori per l’onore secco, e ora Nord deve portarglielo lui il K di quadri, oppure giocare cuori portando il K al morto. Un colpo splendido, complimenti e applausi anche dai commentatori di BBO.
Passa un board di relativa quiete, poi arriva il terzo swing ed è ancora nostro.
Percario apre 1 cuori in Ovest, contro di Nord, 2SA fit invitante di Donati, 4 picche a strappo di Sud, e naturalmente 5 cuori di Giacomo. Nord attacca con i due pezzi di quadri, Percaario taglia e sembra indovinare il colpo: Asso di cuori per isolare il K, e poi l’impasse di fiori: come vedete Nord taglia a Natale, e nel frattempo tutte le picche volano via. Ma inaspettatamente Percario blocca le fiori, e non riesce quindi a scartare.
Altro tavolo, Sementa interviene di 1SA, Est contra, Versace fugge in sottocolore con 2 fiori e Madala (che non ha avuto fit) dice solo 2 cuori. Passo, passo, e Versace salta a 3 picche rialzate a 4 da Sementa. Madala attacca Asso di cuori e fiori, Versace taglia il secondo giro di fiori e gioca Asso di picche e picche: sipario. Sono comunque 9 MP per noi.
Board successivo, gli argentini lavazzini chiamano uno slam più o meno al 50%, che ha il pregio (o meglio il difetto, dipende dai punti di vista…) di essere steso. Altri piccoli spostamenti a nostro vantaggio e a metà siamo avanti 34 a 21. Ora arriva questo problema di attacco.
Apre l’avversario prima di voi 1 quadri, voi fate Ghestem passabile con 3 fiori, contro di Ovest ed Est chiude a 3SA: come vi presentate?
Batte l’attacco fiori perché il partner ha KQ terzi, mentre a picche è singolo. Se avete indovinato avete fatto meglio di Versace che ha purtroppo scelto picche (non proprio senza argomenti). In aperta i ragazzi si sono fermati a 2 quadri.
Ora l’Argentina vola, e piazza ancora due swing nel finale di tempo:
Lo slam in verticale è parecchio sotto chance. Rizzo e Lucena lo chiamano a senza, ma bisogna comunque fare cinque prese di quadri e ancora non basta, ci vuole in pratica anche l’impasse a cuori più qualche chance marginale. Ma le carte sono davvero zuccherate per il giocante, e un gruzzolo di MP se ne va. Altra perdita al terzultimo board:
Tre senza in Est, a entrambi i tavoli attacco fiori per il10 e la Q filata e ancora fiori. Ora la mossa che decide il contratto: Bianchedi gioca Asso di cuori e cuori, scende la Q e ci sono tutti i tempi per affrancare le cuori cedendo il K, Donati fa girare il J e di cuori ora ne deve cedere tre; e soprattutto due le vince Sud, che riesce in questo modo ad affrancare le fiori. Si tratta della figura classica in cui, battuto l’Asso, bisogna stare bassi al secondo giro giocando sull’onore secondo o sulla 3-3 (la Dama seconda in Nord rende superfluo tutto questo). Ma forse Giovannino partendo di onore stava cercando di evitare che prendesse Sud, che supponeva più corto visto l’attacco. La mano ha fatto discutere molto i commentatori su BBO, e la linea di gioco migliore non è ovvia.
Siamo sotto di 32, a questo punto, ma all’ultima mano i ragazzi sfruttano un equivoco degli argentini in aperta; un paio di cuebid vengono prese per palo e appoggiate, e per rimbalzi successivi ci si ritrova a 5 picche che Donati contra con entusiasmo segnando 3 down e riportando lo score a -20.
Mixed, secondo turno: siamo noi qui a prendere un po’ di vantaggio. Nel board 20 già mostrato prima, Irene Baroni mantiene le 5 cuori che Percario non ha fatto, e all’altro tavolo Manara fa 4 picche; entrambi i contratti sono contrati, quindi ben 17 per noi. E subito dopo Baroni e Gandoglia chiamano lo slam su un impasse chiamato anche dagli argentini nell’Open. Guadagniamo 18 MP nel tempo, il totale dice +20.
Open, terzo turno: bisogna rimontare, e i ragazzi si rimboccano subito le maniche.
2 picche Donati in Nord, 3 quadri Est, 4 picche Sud, 6 quadri Ovest: senza attacco cuori il grande è di battuta perché la cuori non si può non indovinare, e sulla quinta carta vola via la fiori. Donati tutto questo non lo sa e contra Lightner per l’attacco strano. Già, strano ma dove? La licita non ha dato il minimo appiglio, e il povero Percario nei semi papabili ha esattamente la stessa figura, Dama quarta…
Giacomo sbroglia il nodo difendendo brillantemente a 6 picche; si paga 500 sbagliando il J di fiori, ma il guadagno è cospicuo perché in aperta Lucena rispetta il contro del compagno e indovina ad attaccare cuori, ma questo evita solo la surlevée.
Passano due mani e Madala e Bianchedi si riprendono tutto chiamando un bello slam che i siciliani non trovano in aperta. Manno e Di Franco recuperano lo swing quando Lucena ha un piccolo momento di follia:
Sottoaprire a 3 picche, anche in zona, ci può stare: è trendy. Ma quando gli avversari chiamano il normale 3SA, dire 4 quadri significa proprio cercare guai (d’accordo che la 6-5 opposta è una iattura). Il povero Rizzo, che non ha più lacrime per piangere, dà un umile preferenza a 4 picche, ma il contro è una sentenza capitale e il 5 down in zona si rivela costosissimo.
Così, raccattando qualche spicciolo da qui alla fine gli azzurri riportano, come detto all’inizio, lo scarto a -3. Nell’altra semifinale, la Svizzera si era avvantaggiata parecchio nei primi due tempi ma la Polonia si è aggiudicata il terzo riportando il distacco intorno ai 20 MP; incontro ancora aperto, dunque.
Mixed, terzo turno: un turno duro e spigoloso, dove i polacchi indovinano tanto e noi molto meno. Succede, contro avversari così forti, bisogna incassare e riprendere a combattere, cosa che i nostri eroi sanno benissimo. Per incoraggiamento metto qui solo un loro swing positivo, originato da una cattiva scelta licitativa degli avversari.
Marcinowski in Ovest apre di 2 cuori, barrage che non fa neppure il solletico ai siciliani: Dario contra, Gabriella dice 3 SA, ancora 4SA quantitativo di Attanasio (poverino, ha 19) e lì i due si fermano marcando le loro dieci prese.
Un effetto collaterale non ben analizzato, a mio parere, di questi barrage iperdistruttivi a compagno non passato, è quello di abortire un ben più efficace barrage che il compagno stava per piazzare, e lo vediamo all’altro tavolo, dove Cima (che pure i barrage li sa fare) ovviamente in Ovest passa. Apre dunque Zatorski in Nord di 1 fiori Polish (praticamente qualsiasi cosa) e il 3 quadri di Dessì pialla il dialogo polacco. Dufrat contra, immagino con fastidio perché i nobili non li ha ma non può dire altro, e Zatorski non si ferma prima di 5 picche, 2 down.
Il tempo si chiude a -25, per cui il saldo totale ci vede soccombere per 5 MP. Nell’altra semifinale la Germania si era avvantaggiata nei primi due tempi, ma la Cina con una terza frazione strepitosa ha ribaltato il match e ora conduce a +21.
E infine, nel Ladies la Svezia sta dominando sugli USA mentre Cina e Turchia sono spalla a spalla; e nel Senior la Francia è a +11 sugli USA e l’India a +16 sulla Svezia.
SU BBO si parte con i nostri Open alle 14 (ora italiana), e poi si vedrà.
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