Le recenti delibere del Consiglio Federale in ordine al bridge on-line, come era prevedibile e previsto, hanno suscitato reazioni da parte delle ASD/SSD e dei tesserati, molte di segno favorevole e alcune di segno contrario soprattutto da parte di tesserati dediti prevalentemente o esclusivamente a questo tipo di competizioni.
Molte delle reazioni delle ASD/SSD sono state in linea con le sollecitazioni pervenute nei mesi scorsi per la totale chiusura del bridge on-line, sulla valutazione che tale forma di gioco sia di ostacolo alla ripresa della normale pratica del bridge sportivo, pertanto molto dannoso per la sopravvivenza delle ASD/SSD stesse e, conseguentemente, per la fondamentale attività di proselitismo che esse svolgono.
Per meglio comprendere la ratio della decisione presa dal C.F. si deve considerare, da un lato, che il bridge di competizione può essere svolto seriamente solo in presenza perché la presenza degli avversari al tavolo rende molto difficile la trasmissione di informazioni illecite tra compagni; d’altro canto, che l’evoluzione dei tempi e soprattutto la pandemia hanno stravolto le abitudini e da circa due anni a questa parte il gioco on-line, già in precedenza praticato per puro passatempo senza alcuna pretesa di valenza di carattere sportivo proprio perché attività assolutamente libera da controlli circa la regolarità del comportamento dei giocatori, ha registrato un incremento di partecipazione e ha ricevuto per alcune competizioni il riconoscimento eccezionale e sperimentale anche da parte della nostra Federazione.
Conseguentemente, con l’uscita dalle restrizioni della pandemia ed il ritorno alla possibilità di riprendere la normale attività bridgistica in presenza, il C.F. ha revocato il riconoscimento della valenza sportiva (attribuzione di punti federali ai fini delle classifiche giocatori) alle competizioni on-line e l’autorizzazione alle ASD/SSD ad organizzarle, ma nello stesso tempo ha ritenuto opportuno mantenere comunque una piccola quantità di attività on-line, con organizzazione esclusivamente federale e a fini esclusivamente ludici e di passatempo, per venire incontro a quel sia pur limitato numero di tesserati che si sono dedicati esclusivamente o quasi al gioco on-line. Per avere un’idea del limitatissimo impatto quantitativo del fenomeno: stiamo parlando di 365 tesserati che nel 2022 hanno giocato tornei solo on-line e 289 che hanno giocato con una certa regolarità (almeno 2 tornei on-line a settimana) su totale di quasi 14.000 tesserati.
L’organizzazione dell’attività on-line esclusivamente a cura della Federazione è diretta conseguenza delle norme statutarie e regolamentari per le quali alle ASD/SSD è consentito di organizzare attività sportiva (tornei) solo di rilievo e coinvolgimento locale, salvo specifiche autorizzazioni federali per gli eventi di portata regionale o nazionale; mentre la limitazione degli eventi alle sole giornate di mercoledì, sabato e domenica sera è stata decisa tenendo conto dei momenti nei quali l’attività in presenza è nettamente più esigua, tanto da rendere praticamente inesistente una sovrapposizione. Ciò nella certezza che una cospicua attività sportiva on-line, sia pure a cura federale, danneggerebbe in modo assai grave una grandissima parte delle società affiliate specie in questa fase di ritorno alla normalità del gioco in presenza, ponendosi in sostanziale concorrenza con esse e così penalizzando anche l’attività di proselitismo/insegnamento che, come sappiamo, è di fondamentale importanza per la vita della Federazione e delle stesse ASD/SSD.
Non dimentichiamo che primo fine istituzionale della FIGB è “lo sviluppo, la propaganda, l’organizzazione e la disciplina dello Sport del Bridge”.
Il Presidente FIGB
Francesco Ferlazzo Natoli
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