E’ passato oggi il primo colpo di falce, sui pretendenti ai titoli delle World Bridge Series 2024 di Buenos Aires. 64 squadre avevano superato le forche caudine non troppo selettive del round robin iniziale, e stasera ne troviamo ancora in piedi esattamente la metà. E’ la dura legge dei KO, gli incontri da dentro o fuori. Gli ottavi di finale di ieri hanno quindi rilasciato 32 sentenze inappellabili, e ci sono state tante conferme e pronostici rispettati, ma anche qualche sorpresa.
Le squadre italiane ne sono uscite con un bilancio accettabile, anche se non perfetto. Vittoria larga e tranquilla dell’Open, al punto che la Germania avversaria, visto il distacco incolmabile, ha rinunciato a disputare l’ultimo turno. Con qualche patema se la sono cavata anche la squadra Ladies e quella Mixed, mentre purtroppo si è fermata la corsa della squadra Senior, sconfitta nettamente dalla Turchia. Tre su quattro, il 75% di qualificate è certamente una percentuale soddisfacente, anche se come sempre noi tifosi avremmo voluto tutto e subito, come bambini capricciosi.
Vediamo quindi come è andata, premettendo che gli azzurri sono stati ben poco su BBO, e ciooè solo una volta con la squadra Mixed, al primo turno: la copertura è stata un po’ bassa, in questo primo turno (solo tre tavoli su 32 KO in corso è davvero una cosa esigua). Oggi la copertura passerà a quattro match, e sappiamo già che vedremo la squadra Open nel primo round (ore 14 italiane) e la squadra Mixed nel secondo (alle 17,10), sempre contro Israele, I due ultimi turni vengono scelti, come di norma, fra gli incontri con il punteggio più ravvicinato.
La squadra Open è partita subito bene contro la Germania, con un 38-8 a suo favore dopo poche mani, ha subito una piccola rimonta nel finale del primo tempo comunque chiuso a +22, ma poi ha ripreso la marcia nel secondo turno aggiungendo altri 23 MP, e ha poi dilagato nel terzo turno conclusosi con l’eloquente punteggio di 63-0, al termine del quale il distacco era superiore ai 100 MP e i tedeschi hanno deciso di ritirarsi. Vittoria ottenuta con la sicurezza dei favoriti: certo la Germania non era un banco di prova trascendentale, si era qualificata per il rotto della cuffia nell’altro girone e non schierava giocatori di caratura internazionale (la coppia Auken-Welland sta giocando nel Mixed), ma superare il turno così, senza patemi e senza bruciare energie nervose, fa ben sperare per il futuro.
La composizione del tabellone avvenuta ieri ci aveva già detto ieri che il nostro prossimo avversario sarebbe uscito dal confronto più equilibrato degli ottavi, il match tra Israele e Norvegia. Israele non ha la sua coppia più forte (Birman-Padon) ma ha coppie giovani, che abbiamo visto negli anni prendere molto nelle competizioni giovanili, e che ora sono pronti a competere al massimo livello. Anche alla Norvegia mancano molti dei giocatori saliti sul podio a Marrakesh, fra cui la star Helgemo, però ci sono Bakke-Brogeland e altri giocatori di livello mondiale, e quindi si tratta di due squadre comunque temibili. Il loro incontro si è svolto sul filo di un equilibrio quasi irreale: primo tempo +3 Norvegia, secondo tempo ancora +3 Norvegia, terzo tempo +3 Israele. La Norvegia aveva quindi tre striminziti MP di vantaggio all’inizio dell’ultimo turno, che erano diventati 5 a metà. Ma a questo punto gli israeliani hanno chiamato due manche in aperta che non sono state licitate in chiusa, e hanno preso un vantaggio che alla fine è risultasto decisiv: i norvegesi hanno recuperato in parte centrando uno slam in zona nel finale ma Israele ha conservato un vantaggio, esiguo ma decisivo, di +5.
E dunque per i prossimi due giorni sarà Israele il nostro avversario; si, perché da adesso i prossimi tre KO si disputeranno su sei turni da 16 mani distribuiti su due giorni. C’è da dire che l’Italia non può assolutamente lamentarsi della piega che stanno prendendo gli eventi: già la composizione del tabellone aveva girato nettamente a nostro vantaggio, ammassando tutte le avversarie più temibili nella parte alta del tabellone, mentre noi stavamo in basso (situazione peraltro conquistata con merito all’ultimo turno del round robin con il sorpasso sulla Svizzera). Dunque Svizzera, USA, Olanda, Polonia, Cina a scannarsi là sopra, e noi di sotto: non avremmo potuto costruircelo meglio il percorso. Ma la situazione è ancora migliorata perché negli altri due ottavi della parte bassa le due favorite hanno perso: i padroni di casa dell’Argentina, trascinati dagli “italiani” Madala e Bianchedi, hanno sconfitto nettamente la Francia, e questa è certamente una sorpresa relativa. Il colpaccio lo ha fatto la Corea che ha buttato fuori i vincitori del girone A, e cioè la Svezia. Gli scandinavi sono stati per tutto l’incontro in vantaggio ma senza mai riuscire a staccare gli avversari; e nel finale c’è stato il ribaltone su questa mano:
Siamo a sei mani dalla fine e la Svezia conduce ancora a +6. La coppia coreana in aperta chiama 4 picche e ne fa 5; gli svedesi in chiusa vanno a slam e cadono di una presa. Guardando la mano superficialmente mi ero stupito che un giocatore di livello internazionale avesse mancato la più facile delle compressioni, perché i controlli di cuori e fiori li ha entrambi Sud. Ma poi ho guardato l’attacco che è stato l’8 di fiori e ho capito cosa è successo: se la difesa attacca fiori e rigioca fiori quando fa la sua inevitabile presa a picche, distrugge il collegamento nel seme; e la necessità di incassare il K di quadri per ridurre il conto elimina anche la comunicazione a cuori. Con qualsiasi altro attacco, supponiamo quadri, il giocante batte le atout, cattura il ritorno, incassa le due atout residue scartando fiori e quadri dal morto, incassa le tre cuori finendo al morto e con il K di quadri comprime Sud: manovra che si può quasi definire elementare, a questi livelli. Invece in questa situazione il giocante, privato dei passaggi necessari per lo squeeze, è ridotto a sperare nella cuori divisa, che come vedete non trova, o in qualche improbabile finale alternativo. E così l’equilibrio dell’incontro si è spezzato in questa mano a favore degli outsider coreani, già grande sorpresa nel nostro girone.
Nella parte alta del tabellone, invece, sono passate le quattro favorite; ma è stato l’andamento degli incontri a riservare qualche sorpresa. Il match che si annunciava più equilibrato era Svizzera-Olanda, riedizione della finale mondiale di Salso 2021; e invece gli Svizzeri dopo un primo tempo equilibrato hanno dominato. Nei quarti troveranno la corazzata statunitense, match stellare che inevitabilmente eliminerà nei quarti una delle grandi favorite. Ma gli americani hanno sofferto parecchio, contro la sempre ostica Danimarca di Bilde: avevano piazzato un break importante nel primo tempo, ma se lo sono visto mangiare nel secondo, fino a sedersi per le ultime 15 mani a +11. Addirittura, a sei mani dalla fine i danesi erano a -2: poi la stessa mano qui sopra che ha sparigliato il match di Svezia e Corea ha chiuso questo incontro quando la coppia danese ha scelto lo slam a fiori, palesemente privo di chance.
La Cina doveva fare un solo boccone della debole Romania, e invece all’ultimo turno comandava per appena 5MP; poi nell’ultima frazione ha preso il largo. Anche in questo incontro la mano 25 ha spostato ben 17 MP, perché il giocatore rumeno ha attaccato picche contro lo slam, che è stato quindi puntualmente mantenuto.
La Cina se la vedrà con la Polonia che sembrava avere un KO facile, contro l’Irlanda; e invece anche qui è stato sfiorato il colpaccio, perché i polacchi si sono seduti all’ultimo giro a +13, e gli avversari gliene hanno ripresi 10. Quando si dice il rotto della cuffia! Annotazione statistica: ben quattro incontri su 8 si sono conclusi con un margine non superiore a 10 MP, cosa estremamente insolita negli ottavi di finale.
La squadra Ladies ci ha fatto un po’ soffrire: ha vinto tutti e tre i primi turni ma con distacchi minimi, per cui si trovava a +23 all’ultimo turno, vantaggio confortevole ma non rassicurante. Ma subito alla prima mano due terzi del vantaggio vengono sbriciolati quando, per un equivoco licitativo, le italiane hanno contrato la competizione a 3 fiori delle avversarie. Le carte sono messe con le mani e il contratto è blindato, mentre si fa 4 picche sull’altra linea.
Ma le ragazze non si sono agitate (o se lo hanno fatto lo hanno saputo nascondere bene), hanno difeso e incrementato il vantaggio residuo chiudendo a +14 e si sono guadagnate meritatamente i quarti di finale, che disputeranno contro la Turchia, match che si annuncia elettrico dopo le scintille che ci sono state tra le due squadre a Herning: come forse ricorderete, due discusse decisioni arbitrali ci costarono la medaglia di bronzo che andò proprio alle turche. Ma questa ormai è storia ed è inutile rivangarla, è andata così e siamo pronti a scrivere una nuova pagina che ci auguriamo fausta. En passant, le turche hanno fatto più fatica di noi a buttare fuori la Germania, e lo scarto finale è stato di appena 7 MP a loro favore.
Grossa sorpresa, salta subito la Polonia, una delle favoritissime, ad opera di Hong Kong. L’incontro viene deciso proprio sul filo di lana: alle ultime 15 mani Hong Kong ha 2 MP di vantaggio, e la Polonia nell’ultimo turno ne rimonta esattamente 1! In realtà la Polonia aveva sorpassato nel corso dell’ultimo tempo, ma a tre mani dalla fine le orientali rimettono il muso davanti stoppando a 3 cuori dove la sorte della manche chiamata dalle polacche è decisa dalla Dama di atout che non cade.
Nel big match tra USA e Francia la spuntano le americane, mentre nella parte bassa del tabellone l’Inghilterra seconda nel nostro girone rischia grossissimo contro la Nuova Zelanda: praticamente eliminata prima delle ultime mani (-50), riesce a sovvertire il match con un ultimo tempo incredibile. Anche qui devastante la famosa mano 25, con lo slam mantenuto dalle inglesi e perduto dalle oceaniche, malgrado l’attacco non sia mai stato fiori. 17 MP spostati, decisivi perché il vantaggio finale delle inglesi è stato esattamente di 16.
Anche la squadra Mixed si qualifica, ma il punteggio finale (+34) non illustra bene l’andamento dell’incontro, perché abbiamo sofferto parecchio anche qui. Lo sapevamo che era un incontro duro, perchè la Croazia da Salso in poi ha sempre messo in pista squadre Mixed molto coriacee e competitive. Gli slavi sono andato subito avanti (+9 al primo turno), li abbiamo sorpassati nei due turni successivi arrivando a +7 all’ultimo round, ma anche qui abbiamo avuto la stessa disgrazia delle signore: la prima mano ci è costata tutto il vantaggio, quando sulla pressione del barrage avversario, abbiamo scelto la manche a cuori con sette atout invece di quella a picche con nove. Cosa che non avrebbe fatto differenza, se non fosse stato per la divisione 5-1 delle atout.
Però, proprio come le signore, anche i Mixed sono stati bravi a non disunirsi: da quel momento hanno segnato solo loro, fino a chiudere il tempo a +26. Anche per loro nei quarti ci sarà Israele: non un accoppiamento benevolo, contro i vincitori di Herning, ma in fondo là noi siamo stati terzi quindi non partiamo certamente battuti.
In cauda venenum, i Senior sono sttai eliminati dalla Turchia in un incontro che ci aspettavamo più equilibrato, visto che si scontravano l’ottava e la nona della classifica del round robin, e che invece non ha avuto storia. I turchi si sono staccati nettamente stravincendo la prima frazione, hanno incrementato il vantaggio nei due tempi successivi, e agli azzurri è rimasta solo la consolazione di aggiudicarsi il quarto tempo, segnando quello che in altri sport si definisce il punto della bandiera. Peccato, sarebbe stato bello vederli cimentarsi nei quarti di finale contro le stelle americane: un match certamente proibitivo, che sarebbe stato però una riedizione della famosa finale di Lione di una decina d’anni fa; anche se l’unico superstite di quello storico match è Pulga, che però è qui come capitano non giocatore.
Anche in questo torneo l’unica sorpresa negativa la fornisce la Polonia, che si fa buttare fuori dal Canada: gli americani arrivano all’ultimo turno con 24 MP di vantaggio, e riescono a difenderne 11.
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