Sono partite le finali dei World Bridge Games, che a Buenos Aires ci diranno quali squadre avranno l’onore di salire sul podio, dopo questi tredici di giorni di battaglie furibonde.
Sono partite e in parte sono già arrivate, perchè le piccole finali che assegnano la medaglia di bronzo sono previste sulla distanza di tre tempi e quindi si sono già concluse questa sera. Non sono buone le notizie che arrivano dal misto, dove la nostra squadra – reduce dalla tremenda delusione di ieri – dopo due tempi sostanzialmente equilibrati, hanno ceduto nettamente nel terzo alla Germania, la cui eliminazione era stata la grande sorpresa di ieri. I tedeschi erano qui come favoriti, con la coppia Auken-Welland recuperata dall’Open e schierata qui per vincere, per cui la finale per il terzo posto è proprio un match di (magra) consolazione, e il match con l’Italia li vedeva certamente favoriti. Pronostico rispettato, e onore agli azzurri che hanno tenuto in equilibrio l’incontro per due terzi. Siete sempre lì, ragazzi, prima o poi riusciremo ad arrivare in fondo quando scomparirà la dannata macumba che qualcuno che non vi vuole bene vi ha evidentemente gettato e che genera eventi catastrofici a ostruire il vostro percorso.
La squadra Open ci ha proprio illuso, oggi. Buon primo tempo chiuso a + 24, secondo tempo travolgente che ha portato il vantaggio totale a +64: forse ci siamo rilassati un po’ tutti, e ahimé temo un pochino anche i giocatori, pensando che la pratica fosse archiviata. Il terzo tempo ha riportato tutta la comitiva sulla terra, con un atterraggio ruvido e balzellante, pieno di bernoccoli e ammaccature. La Polonia ci ha asfaltato con un punteggio umiliante, e in sedici mani ci ha ripreso praticamente tutto il vantaggio: in licita i polacchi hanno centrato contratti difficili, naturalmente la fortuna ha soffiato nelle vele di chi volava, e la somma di tutto questo è 62-0, che ci lascia nel borsellino solo la miseria di 2 MP, di tutto il tesoro accumulato nelle prime 32 mani.
Tutto da rifare, dunque, e speriamo che questo crollo repentino non lasci tracce nel morale dei quattro ragazzi; perché domani è un altro giorno, e il titolo olimpico ce lo dobbiamo rivincere, dopo averlo vinto e perso nella stessa giornata. Va bene, non sono sicuro di avere scritto una cosa sensata ma è quello che mi viene: un motivo ci sarà.
Guardiamo qualche mano, dapprima dal primo tempo: partenza mozzafiato, quasi interamente dovuta a licite eccessive dei polacchi, e 29-2 a metà gara; poi recupero dei polacchi fino a -7. Ma questa è l’ultima mano:
I siciliani pennellano uno slam che viene chiamato praticamente solo da loro e che risulta perfetto: Di Franco lo realizza con sicurezza malgrado l’attacco atout di Est tagliando le tre picche al morto. Bravissimi, chiudiamo il tempo a +18.
Nel secondo tempo il nostro slancio continua e si accresce, e come succede sempre il vento della fortuna spinge chi si spinge. Guardate questo cocktail di tecnica e suerte:
Quando ci sei dentro, puoi chiamare e fare slam così. Donati e Percario atterrano a 6 picche dopo la sottoapertura di 2 quadri di Nowak in Ovest (multi marcia): Buras attacca Q di cuori per il K e l’Asso, e ancora cuori per lo scarto di una fiori sul Fante. Ora Donati si gioca l’impasse di fiori, dal quale non si può prescindere, e poi tutte le atout per comprimere Est nei minori.
Versace gioca 3SA in Ovest; prende subito l’Attacco K di picche con l’Asso, sapendo da un salto debole che il palo è sesto in Nord, affranca la fiori e quando Sud cerca di incassare le quadri ferma il terzo giro con il Fante, che corrisponde alla nona presa (poi arrivano la decima e l’undicesima quando cadono Q-10 in Nord.
Nowak prende anche lui subito l’attacco ma la sua linea di gioco è molto diversa. L’impressione è che lui piazzi l’Asso di quadri a fianco delle picche, e tenti quindi di arrivare a nove senza cedere il gioco. il polacco incassa l’Asso di fiori, ma poi prosegue con le cuori (che dovrebbero garantirgli l’ingresso per le fiori) facendo l’impasse allla Dama, gioca l’Asso di cuori, e poi il J di fiori che però supera con il K. Ora le due cuori franche, e poi fiori per la Q. Sud affranca le quadri forzando il fermo di mano del giocante, che si ferma a otto prese. Strano down,
48-1 per noi nel secondo tempo, quindi saliamo al ragguardevole margine di +65-
Sembra che siamo arrivati, e come ho detto all’inizio, forse è subentrato un pizzico di appagamento; sta di fatto che arriva un rovescio di proporzioni storiche a piallare il nostro vantaggio. I polacchi chiamano uno slam e una manche che chiamano in pratica solo loro e che si rivelano blindati. Due volte (un’altra manche e un altro slam) giocano dalla parte giusta, mentre noi prendiamo in entrambi i casi l’attacco che batte. E questi sono 50 MP persi senza veri e propri errori: poi un po’ di pasticci, una manche contrata e imbattibile, roba così, ad arrotondare il punteggio.
Questo è lo slam che ha avviato la valanga:
La mano, come si vede, è di battuta: sull’attacco K di fiori si scarta una quadri sulle cuori e si cede la fiori; su qualsiasi altro attacco si cede la quadri e si scartano le due fiori. Difficilissimo da vedere in licita, ma tutte le carte sono al posto giusto per arrivare a dodici prese,
L’impressione è che i polacchi, non avendo più nulla da perdere, si siano lanciati un una serie di licite coraggiose, e abbiano sistematicamente trovato le carte messe in modo tale da favorire i loro azzardi. Sono stati quindi bravi ad adottare l’unica tattica che permettesse loro una rimonta, e hanno ottenuto in dono quel pizzico di buona sorte che l’ha favorita.
Credo che rimaniamo favoriti, se riusciamo domani a sederci con la mente sgombra e continuiamo a giocare come sappiamo: e se i baltici giocheranno meglio, pazienza, li applaudiremo.
Nelle altre tre finali abbiamo la Svezia in lieve vantaggio sulla Turchia nel Ladies (+7), gli USA a +39 sull’India nel Senior, mentre nel Mixed la Cina ha giocato alla Polonia lo stesso scherzo registrato nell’Open (chi la fa l’aspetti…): largamente sotto dopo due turni, ha messo un parziale curiosamente analogo al nostro (52-0) e ora conduce a +28. Quando si dice che le mani si prestavano al recupero!
The post Illusione first appeared on Bridge d’Italia Online.