Linee guida FIGB comportamento arbitrale

Quesito

Buongiorno,
Sono un Allievo di secondo anno, anche se tutt’altro che giovane: nel corso dei tanti tornei ai quali partecipai ho sempre potuto apprezzare un comportamento signorile e sereno da parte delle varie direzioni di gara, intervenute peraltro quasi sempre soltanto previa richiesta dei giocatori.

Ma ogni regola ha la sua eccezione: trattasi di uno “stile” direttivo che mi ha lasciato alquanto perplesso, molto simile ad una sorta di cerbero con la missione di “governare” la sala e con il potere, in caso di “censura” a carico di chi gioca, di effettuarla ad alta voce, magari da un capo all’altro della stanza, con modi arroganti e che non ammettono replica.

E’ regola fondamentale di qualsiasi sport il massimo rispetto nei confronti della direzione arbitrale, ma lo stesso principio, credo, debba valere anche simmetricamente. Un richiamo può, credo debba, farsi con cortese fermezza e da vicino, non strillando da lontano.

Una giocatrice, che per pura cortesia definirei agée, è stata redarguita e trattata in malo modo per aver commentato la mano appena giocata (solo per pochi secondi) e francamente la mortificazione che si notava sul viso della malcapitata credo non si addica affatto ad un momento di sport.

Durante una pausa per un cambio del tavolo di gioco un mio amico, che si era avvicinato per salutarmi, è stato “rimproverato” ad alta voce da lontano con fare arrogante e che non ammette repliche; non mi trattenni a quel punto dal ribattere ironicamente di “sospendere” l’autore della grave infrazione e la risposta sempre a voce di testa da lontano ed arrogante fu che non mi dovevo “permettere” di contestare l’arbitraggio, risposi allora che l’arbitraggio è contestabile quando supera il limite della cortesia della buona educazione del rispetto reciproco. Il comportamento arbitrale deve essere autorevole e cortese o autoritario ed arrogante? Capisco che l’autorevolezza, se non la si ha, non ce la si può dare, ma da qui a passare all’autoritarismo ed alla scortesia ne corre!

Alla luce di quanto descritto mi piacerebbe conoscere quali siano le linee guida di codesta spettabile Federazione in materia con un ulteriore curiosità riguardo al tempo massimo fruibile per il gioco della mano, poiché altra caratteristica dello stile di direzione appena descritto è quella di avvicinarsi al tavolo, a suo indicabile giudizio troppo lento, per sollecitare, sempre ad alta voce e scortesemente, a terminare la mano ed imbussolare. Infine mi piacerebbe sapere se la direzione arbitrale venga offerta a titolo gratuito o invece remunerata.

Nel ringraziare della cortese disponibilità vogliate gradire i miei cordiali saluti.

D. B.

Risposta di Manolo Eminenti e Carlo Galardini

Dario buon pomeriggio,
la domanda che lei pone riguardo al comportamento dell’Arbitro è di fondamentale importanza per la Federazione ed è alla base di un adeguato godimento del gioco sia dal punto di vista amatoriale che agonistico. Il regolamento del settore arbitrale, che può consultare per esteso qui
https://www.federbridge.it/Regolamenti/doc/RegArbitrale.pdf?time=20230517125748
tratta specificatamente questo tema nell’articolo 26 da cui le cito un estratto:

Art. 26 – Doveri
Gli Arbitri devono svolgere la loro attività unicamente in manifestazioni organizzate o patrocinate dalla FIGB. Gli arbitri sono tenuti a:
a) osservare lo Statuto della FIGB, il presente Regolamento ed ogni altra norma e disposizione emanata dalla Federazione o dal Settore Arbitrale
b) mantenere uno specchiato comportamento nel rigido rispetto dei criteri deontologici che sottendono sia allo svolgimento dell’attività di arbitraggio e direzione di una gara, che deve essere sempre ispirato ai fondamentali concetti della diligenza, della competenza, della massima professionalità e dell’educazione, sia nei comportamenti nei confronti dei partecipanti alla gara che dei colleghi e della Federazione e dei suoi Organi; […]

Riguardo alla sua domanda relativa al tempo previsto per una smazzata, questo è stabilito nella norma integrativa relativa all’articolo 8. Nel gioco senza sipari il tempo per una smazzata è di 7m30s che diventa di 8m se i sipari sono in uso. I ritardi in ogni caso si misurano sulla lunghezza del round e non c’è irregolarità se una specifica smazzata, magari più complessa, ha richiesto un tempo superiore al normale per essere giocata ma poi il round è stato concluso nei tempi previsti. Nei tornei a coppie le norme integrative non prevedono una penalità automatica per chi dovesse terminare il round in ritardo, cito (sempre norma integrativa articolo 8):

[…] 2. Sanzioni per gioco lento
a) Competizioni a Coppie
Nei tornei a coppie quando l’Arbitro constati che una coppia gioca con lentezza eccessiva, potrà applicare alla stessa una penalità per ogni smazzata che ostacoli il regolare svolgimento del torneo stesso; qualora l’Arbitro determini che tutte e due le coppie al tavolo siano responsabili del ritardo, potrà attribuire penalità ad entrambe, anche in misura differente. Se l’Arbitro sarà costretto a non far giocare una smazzata, dovrà assegnare un punteggio arbitrale secondo il disposto dell’Art. 12. […]

A conferma di quanto scritto sopra, è buona e normale pratica arbitrale nelle gare di tipo “barometro”, dove tutti i tavoli giocano contemporaneamente la stessa smazzata, che l’arbitro ammetta la possibilità che un round duri più degli altri (nel caso in cui tutte le mani del turno siano complesse) per poi recuperare quel tempo in altri round dove le smazzate sono più semplici.

Per quanto riguarda il suo terzo quesito, la questione economica è un rapporto diretto tra associazione ed arbitro e ad essa è necessario chiedere se veramente la questione le interessa.

Sperando di aver risposto con chiarezza alle sue domande e pronti ad integrare se invece necessario, le porgiamo distinti saluti,

Carlo e Manolo  

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