Abbiamo appena appreso la notizia della scomparsa di Monica Cuzzi. Monica era una donna forte, anticonformista, risoluta, determinata, tenace. E decisamente geniale. E’ stata una delle più forti giocatrici in assoluto del Bridge italiano, con all’attivo 30 titoli nazionali e 4 ori europei. Ha vinto il primo titolo continentale a Ostenda (Belgio) nel 1977, ai Campionati del MEC. Sono seguiti i trionfi ai Campionati del MEC di Salsomaggiore (1979) e Birmingham (Inghilterra, 1981), per tornare poi nuovamente sul gradino più alto del podio europeo a Ostenda (Belgio), nel 2002, in occasione dei Campionati europei transnazionali a squadre Miste.
Il suo ultimo successo in Italia è stato sollevare il Trofeo Anna Valenti, corrispondente alla Coppa Italia Women, nel 2022.

Monica ci lascia dopo una sofferta malattia, che purtroppo aveva compromesso la qualità della sua vita. Adesso è libera dal dolore. Ci stringiamo intorno a Leonardo, a cui la mamma ha trasmesso la passione per il nostro sport, introducendolo nella grande famiglia del Bridge italiano, che continuerà ad accoglierlo, da oggi con un affetto ancora maggiore.

Il ricordo di Giorgio Duboin

Poche ore fa ci ha raggiunto la notizia che Monica ci ha lasciati, la malattia è stata più veloce di quanto previsto. Voglio però ricordarla come avrebbe voluto lei. Era una giocatrice fortissima, probabilmente la più forte italiana di sempre, i suoi successi sono stati innumerevoli e sicuramente sarebbero stati molti di più se avesse avuto un altro carattere. Diceva sempre quello che pensava, fregandosene delle conseguenze, non scendeva mai a compromessi e a volte era insopportabile. Chi la conosceva bene però sa che era sempre a disposizione degli amici e che spesso si prodigava per loro anche contro i propri interessi.

Non starò ad elencare i suoi titoli ma un ricordo del campionato europeo misto 2002 vinto ad Ostenda, con Monica e Alfredo Versace, Guido Ferraro e Maria Erhart, M.Teresa Lavazza ed io, resterà indelebile nella mia memoria.

Aveva una passione per gli animali e si era voluta trasferire da Milano a Penango (piccolo paese del Monferrato) per poter vivere circondata dai suoi cani e gatti.

Mi dispiace che molti dei suoi amici siano qui in Canada e che non possano darle un ultimo saluto ma a pensarci bene credo che l’abbia scelto lei, dato che diceva sempre che non voleva “ressa” al suo funerale e che l’unica cosa che la interessava era di tornare accanto al suo amato Dino.

Addio cara amica ti ricorderò sempre e ti prometto che sarò vicino a tuo figlio Leonardo.

Giorgino

Articolo in aggiornamento

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