Nella top ten

Ancora un giorno di round robin, e si incomincerà a fare sul serio: sapremo chi andrà avanti (praticamente tutte le favorite e un generoso quantitativo di comprimarie) e chi fermerà domani sera la sua corsa.

Siamo tutti dentro, con un certo margine: diciamo tutte nella top ten, almeno questa sera. Le nostre quattro navicelle stanno per girare la prima boa, alcune nelle primissime posizioni, altre più attardate: non importa, da domani sera si azzera tutto e la parola andrà a quel giudice sincero e spietato che è il KO. Vediamo come si presentano all’ultima tornata le nostre squadre, dopo la giornata di oggi.

Open: la giornata non era semplice, prevedendo il match iniziale con la Danimarca e subito dopo la Svizzera capolista, per concludere con la Turchia che sta andando male ma può essere un cliente rognoso. Sono arrivate tre vittorie, e con questi incontri gli azzurri stanno andando a stabilire un record che, almeno in tempi recenti, in una manifestazione mondiale non ricordo di aver visto: in pratica abbiamo sempre marcato più di 8 VP in ogni incontro, essendo il nostro score peggiore l’8,24 segnato all’ormai lontano primo turno con la Finlandia. Questo incontro perduto a -6 e quello più recente a -3 con la Francia sono le uniche due volte in cui gli avversari hanno marcato più di noi, e questo testimonia di una squadra forte e compatta.

Con la Danimarca si era messa subito male; abbiamo visto il sanza debole di Versace e Sementa portare spesso scompiglio nelle file avversarie, ma si sa che l’esercizio implica dei rischi. Al board 2 dopo 1SA di Sementa e Landy avversaria, Versace contra 2 cuori ai danesi con apertura robusta e tre prese in atout. Si cadrebbe di una presa, ma la difesa non indovina (perché c’è da indovinare) quale seme muovere e il contratto viene mantenuto.

Non ci mettono molto, i due senatori, a rimettersi in pista.

Fra un rimpallo e l’altro sono stati in molti, con la mano assurda di Ovest, a raggiungere lo slam malgrado l’apertura serissima di Sud. Versace dice 2 picche Ghestem, Nord un modesto 3 picche lasciando a Sementa la possibilità di mostrare la sua mano non nulla con 4 cuori: e ora Versace chiama slam pensando di trovare la Q di atout al morto e di cedere solo l’Asso di picche, e scopre che le cose non stanno proprio così ma non se ne lamenta più di tanto, suppongo.

La mano mostra con chiarezza la superiorità delle Ghestem sulle Michaels. In chiusa Plejdrup con 2 picche mostra le cuori e un minore indeterminato, va piano anche Donati con 3 picche e la nostra vecchia conoscenza Dennis Bilde dichiara 4 fiori per giocare il minore. 4 quadri di Percario che chiede l’attacco, 4 picche continua a forzare il danese, ma non sono certo le carte di Est quelle che spingono allo slam. Bilde dice 5 fiori e la licita si ferma lì.

Dopo tre mani Alfredo replica:

Dopo due passo apre Versace in Ovest di 1 quadri, Konow spara un 4 picche fortemente atipico, Sementa contra e Versace con 4SA mostra una bicolore. Antonio può giocare un po’ tutto e dice 5 fiori, Alfredo gli chiede di scegliere uno slam con 5SA e lui ripiega nel seme di partenza del compagno. Attacco picche, e Alfredo batte le atout in testa per evitare tagli a cuori rinunciando alla surlevée, ovviamente.

Ma sono capaci anche i danesi, di chiamare questo slam in chiusa, soltanto che Donati e Percario si descrivono molto meglio (Ghestem a 3 fiori di Giovanni, 3 cuori di Est, 4 picche a salto di Giacomo, e ora Donati diventa una ruspa e con la sua mano enorme ma priva di valori difensivi difende prima a 5 o poi a 6 picche. Paga 800 contro il 1370 dell’aperta, 11 MP.

Perdiamo uno swing quando i due ragazzi chiamano uno slam sottochance con tutte le carte fuori posto, e la chiudiamo a +5 e restiamo seduti su BBO perché ora arriva la Svizzera: e, per un destino curioso, per la terza volta in tre giorni affrontiamo la capolista trovandoci in seconda posizione: ieri la Francia, oggi la Svizzera, e domani la Cina come racconteremo dopo.

Dunque la Svizzera o sedicente tale, che affrontiamo con i quattro ragazzi contro i loro titolari (of course Zimmermann è in panca).Dopo tre mani circa pari, arrivano tre terrificanti clavate, ma per fortuna il conto è di due a una per noi:

Sull’apertura di 1SA Percario con 3 quadri mostra bicolore con 4 picche, e Donati spara uno spettacolare 4 picche nella 4-3. Tutto è diviso e Giovanni fa addirittura dodici prese; anche gli olandesi (oops, mi è scappato) in aperta sono convenzionati per mostrare la 6-4 nobile/minore, ma finisce a 3 quadri.

La risposta svizzera:

Nord apre 1 picche, Di Franco in Est dice 2 quadri e Manno dice 2 cuori. Sembra tutto normale ma Nord contra, Max mostra la bicolore con 3 fiori e Andrea ovviamente preferisce le quadri. Ancora contro di Nord che ne ha qualche motivo, e Sud con la quarta di atout trasforma per un 300 che non sembra una tragedia. Ma in chiusa Kalita di quadri ne dice 3, e ora mantenere il timone saldo a questo livello diventa durissimo: passo, passo, contro, Percario non può che dire le cuori e ora Donati non può chiamare 3SA con l’Asso secco e punta di nuovo sul fit 4-3 nel nobile, cascando in modo diametralmente opposto rispetto alla mano precedente. Ovest ha un facile contro e due down in zona producono uno swing importante.

Torniamo avanti quando i due siciliani chiamano un 6 picche che si farebbe indovinando come affrancare le fiori, ma che Drjiver semplifica attaccando di Asso di cuori, per cui Manno vince tagliando le due cuori al morto,

Gli svizzeri rimonticchiano qualcosa, ma all’ultima mano prendiamo il jackpot e il nostro vantaggio raddoppia di colpo:

Non è obbligatorio chiamare slam in questa mano (e infatti i ragazzi in chiusa si fermano a 3SA), ma se si decide di farlo è opportuno collocare il contratto in Sud e non farsi contrare alcuna licita di passaggio a quadri da Est; gli svizzeri fanno proprio così (a parte la scelta eccentrica di chiamare lo slam a picche e non a senza atout, ma in questo incontro la 4-3 era trendy) ma Manno se ne sbatte e a quadri ci attacca lo stesso.

Finisce 42-23 per noi ed è un gran bello scalpo, per i nostri colori: conta quasi nulla per la classifica, ma un sacco per l’autostima e il prosieguo, non c’è dubbio. Chiudiamo mettendo KO la Turchia (+30), ma tutto questo non è sufficiente a portarci in vetta perché, come avevo anticipato, la Cina continua il suo incredibile filotto di vittorie (negli ultimi 9 incontri non ha mai fatto meno di 15, e c’erano in mezzo Francia, Polonia e Danimarca!) e stasera ce la ritroviamo davanti, e domattina al tavolo per un testa a testa davvero affascinante. Svizzera, Francia e Polonia ci seguono da presso in classifica a due incontri dal termine del girone.

Ladies: una giornata in tono minore per le signore, ma forse siamo noi che iniziamo ad abituarci troppo bene. Una larga vittoria su HongKong era introduttiva al big match con la Svezia, seconda contro terza. Perdiamo a -2, e non può certo considerarsi un risultato deludente contro una delle favorite.

Dopo uno swing svedese su un 3SA che si batte o si mantiene sull’attacco, arriva a riequilibrare un bello slam di Gianna Arrigoni e Gabriella Olivieri:

Una Gazzilli in Est, una spruzzata di cuebid e le ragazze chiudono a 6 fiori che dipende solo dalla cattura del J di atout, molto sopra chance dunque.

La giornata aveva preso una buona piega perché arivavano ora due impegni più abbordabili, ma sono arrivate anche una netta sconfitta contro la pericolosa Australia, ma soprattutto una sconfitta, ancorché di poco, contro una squadra come la Spagna contro la quale le altre avevano passeggiato. Board piatti, punteggio bassissimo, cose che succedono. Siamo quarte dietro a Polonia, Inghilterra e Svezia, tutte vicinissime.

Senior: per la seconda volta i senior saltano un incontro per la squalifica dell’avversario causa cellulari vaganti fra aperta e chiusa, questa volta si tratta della Svizzera. Negli altri tre incontri si viaggia sopra media, perdendo con la Nuova Zelanda e battendo Australia e Giappone; conserviamo la nostra nona posizione, mentre il distacco che ci separa dalla zona rischio è largamente incolmabile.

USA, Francia e Svezia continuano a guidare la fila, rispettando il pronostico con i loro mostri sacri. Molto attardata la Danimarca campione del mondo in carica, ma ho l’impressione che la squadra non sia assolutamente la stessa che ci eliminò nei quarti, in Marocco.

Mixed: Buona giornata per la squadra mista, che parte pareggiando con la Polonia, incassa il bye dovuto alla squalifica del Marocco e poi porta a casa tre successi (Sudafrica, Danimarca, Israele) di cui due tutt’altro che banali: la Danimarca è poco dietro di noi in classifica, e Israele ha vinto l’oro a Herning anche se qui sta addirittura faticando a qualificarsi (stasera è quindicesimo) e quindi il 25-3 con cui lo abbiamo regolato è motivo di soddisfazione per i nostri ragazzi.

Chiudiamo la giornata al quarto posto, ma siamo ad appena 5 VP dagli USA capolista, e in mezzo ci sono Germania e Polonia. Le favorite sono lì, e anche se il ruolo andrà riconfermato nei KO gli azzurri sono fra loro.

Vedremo come andrà a finire domani: le prime posizioni assicurano la possibilità di indicare la propria avversaria, quindi tre delle nostre quattro squadre hanno buone probabilità di poterlo fare, mentre la quarta è molto lontana dai vertici, ma almeno sarà molto difficile che venga scelta come rivale da una delle big.

Saremo su BBO una sola volta, nel big match del torneo Open contro la Cina alle 14 ora italiana (ci siamo riavvicinati di un’ora per il cambio di ora da legale a solare).

 

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