Abbiamo i finalisti. Oggi si sono disputate, con l’identico rito del giorno precedente e cioè quattro turni di 14 mani, le semifinali dei cinque tornei in corso, e sappiamo quindi chi si contenderà domani le relative medaglie d’oro.
Dando la precedenza come sempre al gentil sesso, fra le Girls abbiamo avuto due vittorie piuttosto nette della Polonia sulla Norvegia e della Francia sull’Olanda. Procedendo poi in ordine di età, negli Under 31 abbiamo in finale il Belgio vincitore della Cina e la Francia che ha sconfitto l’India, incontri conclusi con scarti minimi: in particolare il Belgio si sta specializzando in rimonte allo sprint, perché ha ripetuto il colpo di ieri (sorpasso all’ultimo board su Israele) in quanto a 7 mani dalla fine era ancora sotto. Anche nell’Under 26 le due vittorie di Singapore sulla Polonia e dell’Olanda su Israele hanno registrato uno scarto piuttosto ridotto: in particolare il finale di Singapore-Polonia è stato davvero da infarto per chi seguiva da fuori tifando. A due board dalla fine la Polonia era in vantaggio di 1, ma il penultimo board ha pareggiato i conti con una surlevee a favore di Singapore a 4 cuori. Mentre si compulsava i regolamenti per vedere come si sarebbe disputato lo spareggio, ecco che l’ultimo demoniaco board ha rovesciato una carrettata di ben 17 MP nella sporta degli est asiatici:
Come si vede, 6SA è uno slam nettamente sopra chance che si mantiene grazie alla caduta del J di fiori. Per lo stesso motivo si fa anche 6 fiori, mentre la 5-1 di quadri irrimediabilmente batte lo slam nel colore.
Non avevamo il commento su BBO della licita degli orientali, ma se aveva significato naturale allora Sud quando ha scelto lo slam da chiamare (perché con quella roba se il compagno apre non chiami meno di slam) non sapeva della quarta di quadri, e disponeva quindi delle sole due opzioni vincenti: fiori o senza atout.
Nell’altra sala c’era invece il commento, e quindi sappiamo che lo sfortunato Sud polacco conosceva la 5/4 minore, e quindi aveva tre opzioni dal suo punto di vista, immagino, abbastanza equivalenti. Con 6SA avrebbe vinto di 2 e con 6 fiori avrebbe pareggiato; ma dopo lunghissima riflessione ha scelto 6 quadri, che in un giorno e in un luogo normale avrebbe ugualmente portato al pareggio, ma oggi a Veldhoven è stato condannato al down dalla disastrosa divisione delle atout.
Il bridge, quando ci si mette, è un gioco davvero malvagio. Mi chiedo quante notti ci metterà il polacco a dimenticare che, in una mano in cui si mantengono ben tre slam diversi (già, si fa anche quello a cuori, che fra l’altro avrebbe anch’esso portato i due fatidici MP di vantaggio) lui ha perso una semifinale mondiale scegliendo l’unico che cadeva, e solo perché conosceva meglio dell’avversario all’altro tavolo la mano del compagno.
E così, i nostri avversari del primo match di round robin, che ci avevano suonato piuttosto nettamente nella sorpresa generale e con nostro sconforto, hanno di nuovo rovesciato il pronostico (nei quarti i presuntuosi americani si erano precipitati a sceglierli annodando metaforicamente il tovagliolo) e domani si giocheranno il metallo più pregiato: all’ultimo board, c’è da presumere…
Bene, andiamo avanti. Due vittorie abbastanza nette della Cina su USA 2 e della Danimarca su Israele hanno stabilito la composizione della finale nell’Under 21. E infine fra i bambini dell’Under 16 sapevamo già che una finalista sarebbe stata USA in quanto era in programma il derby fratricida (ha vinto USA 2, per la cronaca): l’altra finalista sarà la Polonia vincitrice dell’Estonia.
Aggiornando la statistica di ieri, vediamo che due nazioni hanno due squadre in finale, Polonia e Francia, mentre hanno portato una rappresentativa all’ultimo match Singapore, Belgio, Olanda, Cina, Danimarca e USA. Notiamo en passant che entrambe le squadre che ci hanno battuto sono uscite in questo turno.
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