Poche ore fa è improvvisamente mancato, a soli 64 anni, Roberto Carelli, Arbitro Nazionale da oltre 30 anni e come tale componente dello staff dei Campionati Italiani.
Pubblichiamo un ricordo di Stefania Cerlini, Proboviro del Bridge Club Milano negli anni d’oro, e uno dei colleghi Arbitri dei Campionati.
Ciao Roberto, ci hai lasciati e nessuno di noi riesce a crederci.
Ci siamo salutati a maggio con la promessa di rivederci in autunno ma tu questa promessa non potrai mantenerla e questo dispiacerà a me e a tutto lo staff presente a Salsomaggiore. Tu e Loredana avete condiviso con me e qualche altro caro amico l’avventura di aprire un nuovo circolo a Milano quando tutti dicevano che non ce n’era bisogno, in pochi giorni siamo stati dal notaio per gli atti di rito, abbiamo disegnato il logo, preparato tutto il materiale ed organizzato l’inaugurazione, che fu meravigliosa.
Da quel giorno, in pochi mesi, il Bridge Club Milano è diventato un punto focale del bridge milanese e altrettanto rapidamente l’Associazione con più tesserati in Italia. Non si veniva al BCM solo per sedere al tavolo verde ma per mangiare una brioche la mattina e leggere i giornali, un aperitivo la sera o una spaghettata, per chiacchierare, per scherzare, si arrivava prestissimo per stare con gli amici per condividere racconti sugli ultimi campionati o eventi nazionali ed esteri. Tu e Loredana eravate sempre presenti pronti ad accoglierci a qualunque ora, via Piacenza era diventata la vostra e la nostra casa.
Abbiamo festeggiato Halloween con le smazzate stregate e carnevale con quelle mascherate.
E quante volte un po’ burbero e un po’ sorridente hai dovuto dire che non c’era più posto per giocare, avevi aggiunto tavoli in ogni angolo ed eliminato, per far posto, il salottino e i tavoli del bar.
Poi hai deciso di provare a camminare su nuove strade e intraprendere nuove avventure e infine sei tornato tra noi per poi salutarci definitivamente.
Ciao Roberto, ci mancherà la tua voce forte e chiara che sovrastava sale vocianti e proclamava “cambio”.
Stefania Cerlini
Roberto Carelli (a destra) con alcuni colleghi e amici
“C’è uno nuovo, lo mando da te, così la pianterai di lamentarti sempre che siete troppo pochi……
Antonio dice che è bravo. Si chiama Carelli”
Proprio così. Era bravo.
Lo vedo arrivare con bermuda e camicia hawaiana.
“Come ti chiami?” “Carelli!” “….e poi?”……………………….. spunta il sorriso, un po’ faticoso, ma franco: “Roberto”.
Che anno era? Azzardo: 1988. Burbero e gentile, sempre al suo posto sul lavoro, sempre pronto per la compagnia con gli amici per la birretta della notte.
Ciao Roberto, ci mancherai.
Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, la terra ne sarebbe diminuita…
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità……….
John Donne.
I suoi colleghi e amici
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