Giorno 4
Lectio brevis, oggi, perché il campionato Open giocherà soltanto due turni. La priorità come importanza spetta senza alcun dubbio alla finale dei due campionati a coppie, Ladies e Seniores. Siamo riusciti a portare cinque delle sei coppie in gara nelle due finali a 14, e seguendo gli incontri dei maschietti a squadre aspetteremo ansiosamente le risultanze delle nostre coppie, che arriveranno man mano nel corso della giornata.
Turno 9 – Italia-Croazia
Dopo la giornata da stakanovisti di ieri prendono un meritato turno di riposo i due siciliani; mettiamo quindi in campo i senatori contro Diklic-Caric, mentre Donati-Percario li mandiamo in chiusa a tenere compagnia a Zunic-Cekol.
Se in questo incontro fosse stato proibito giocare il contratto di 7 quadri, ne sarebbe uscita una vittoria larga. Ma purtroppo la cosa è stata permessa, e questa scellerata opzione – usata un pochino a sproposito – ci è costata la bellezza di 32 MP. L’incontro è stato una tela di Penelope, nel senso che eravamo partiti avanti (+14 dopo sei mani), poi la doppia mazzata dei due grandi slam battuti in due mani consecutive che ci ha ribaltato a – 18, disfacendo la trama tessuta, e da lì in poi la tessitura è ripresa senza interruzioni, fino al sorpasso quando anche i croati sono inciampati nelle quadri andando a slam nella penultima mano, mentre Donati e Percario si sono fermati a una giudiziosa manche.
Ecco una mano curiosa, nella quale il contratto di 5 fiori è subordinato al lato da cui lo si gioca, ma anche alla bravura dell’avversario in Ovest.
Se qualche tipo di convenzione o transfer colloca le fiori in Nord, l’attacco cuori è inevitabile e la difesa porta a casa quattro prese senza soffrire. Se invece le fiori le gioca naturalmente Sud, il peso della difesa si colloca interamente sulle spalle di Ovest perché il compagno non partecipa. Il destino del contratto si decide nel momento in cui viene giocata una quadri verso Nord: se Ovest d’istinto mette l’Asso, affranca il K e inevitabilmente una seconda quadri con J-10, che si aggiungono alle nove prese battenti. Se invece Ovest fila, il giocante può vincere anche con il 10, ma non incasserà altre prese rosse e si fermerà a 10.
I croati giocavano per l’appunto una di quelle tali convenzioni, per cui l’attacco in chiusa è spettato a Di Franco, che suppongo non abbia preso in considerazione molte alternative all’Asso di cuori. In aperta Duboin e Versace non si sono posti il problema di dove e come giocare manche, perché hanno contrato 4 cuori marcando 500 (non so come è andata ma probabilmente il giocante ha fatto subito l’impasse a quadri e ha preso il taglio sul ritorno, unico modo per non incassare otto prese).
Arriva alla fine la vittoria di misura (45-42), ma la vaga impressione è di aver perso un’occasione per risalire ancora. Siamo comunque sempre lì a galleggiare intorno alla decima-undicesima posizione.
Finale a coppie – 1° turno
Si disputa nella mattinata anche il primo turno della fase finale a coppie; nel Ladies Baroni-Golin si collocano quarte e Cuzzi-Tagliaferri quinte, mentre nel Seniores abbiamo Buratti-Failla quinti, Mina-Pulga settimi, Comella-Sabbatini noni. Fra le signore la situazione è ancora apertissima a ogni ribaltamento, visto che le prime (le olandesi Arnolds-Kolen) hanno un soffio di vantaggio su seconde e terze, e appena un po’ di più sul resto del gruppo. Fra gli anziani, i francesi Marlier-Schmidt e i polacchi Kwiecien-Starkowski sono quasi appaiati al comando e hanno preso un buon vantaggio sul resto della compagnia: sarà difficile andarli a riprendere. Ma con due turni ancora davanti tutto è possibile.
Ripartono quasi simultaneamente, all’inizio del pomeriggio, le squadre Open e il secondo turno di finale a coppie. Nel secondo turno Ladies balzano al comando Irene Baroni e Cristina Golin, che chiudono il turno con un vantaggio significativo sulle seconde, che sono le austriache Grumm; perdono invece posizioni Cuzzi-Tagliaferri. Nel Seniores sempre quinti Buratti-Failla, più indietro le altre due coppie.
Turno 10 – Italia-Ungheria
La young wave in campo, con Donati-Percario opposti a Hegedus-Szegedi in aperta e Di Franco-Manno schierati contro Dumbovich-Winkler in chiusa.
Dopo la solita partenza a handicap, con un incoraggiante parzialino di 17-3 a sfavore (se si estrapolasse una classifica basata sulle sole prime sei mani saremmo certamente… in zona retrocessione), incomincia una lenta rimonta che si concretizza al board 29:
Siamo 19-9 in questo momento, a entrambi i tavoli Nord apre di 1 fiori ed Est (Di Franco per noi) interviene con 1 picche. Szegedi in Ovest passa, Manno non ci pensa nemmeno e tiene aperta la licita; e come potete vedere trova in Est un massimo che più massimo non si può. Si plana rapidi a 3SA e li si mantiene con surlevée varie. Saliamo a +1, che diventa +6 (25-19) all’ultimo board, in un incontro decisamente piatto.
Una giornata né carne né pesce, che ci vede stabili nel gruppetto delle immediate inseguitrici aspiranti a entrare nell’ottetto magico. Il ritardo dagli ottavi in classifica, parametro che scrutiamo con attenzione come gli economisti fanno con lo spread, è sceso a meno di 4 VP. Ma la storia è ancora tutta da scrivere: fin qui, almeno fino alla Germania che è 19esima, tutte possono aspirare alla qualificazione, e per contro anche il vantaggio delle prime non è tale da metterle al riparo da possibili sorprese. In fondo, abbiamo appena superato un terzo di gara.
Vedremo come si evolverà la nostra gara, a partire dalla giornata di domani dove siamo attesi da due compiti sulla carta semplici, la Grecia (che però ha rimontato molto rispetto all’inizio disastroso e ora è poco dietro di noi) e la Lettonia terzultima. In mezzo c’è però la Svezia, uno degli incontri più impegnativi, e li pigliamo pure con il dente avvelenato perché sono appena stati disintegrati dall’Olanda e gronderanno desiderio di riscatto. L’incotrro sarà su BBO.
Dopo il decimo turno la fila è comandata dall’Olanda, seguita dalla Svizzera: sembra annunciarsi una rivincita della finale mondiale di due mesi fa. Ma molte squadre sono ancora abbastanza vicine per nutrire ancora sogni di vittoria. Terza è la Svezia (eccola), quarta la Lituania (che sta scivolando un po’), quinta e stabile la Norvegia, e sesta l’Irlanda che con una grande giornata è risalita al sesto posto, rimediando alla netta sconfitta subita contro di noi. Estonia e Belgio chiudono la lista delle prime otto.
Ed eccoci al grande momento: escono i risultati dell’ultimo turno dei due tornei a coppie e Irene Baroni e Cristina Golin hanno mantenuto la prima posizione e anzi incrementato il vantaggio, chiudendo con oltre il 4% sulla coppia finlandese Erkkila-Tuomi; al terzo posto si sono piazzate le austriache Suzanne e Iris Grumm. Una medaglia d’oro europea strameritata: prime in qualificazione e ancora prime in finale, torneo letteralmente dominato.
Delusione invece per Andrea Buratti e Giuseppe Failla, che nella corrispondente finale seniores recuperano una posizione nell’ultimo turno e chiudono quarti, a un soffio dal podio. La vittoria è andata ai polacchi Kwiecien-Starkowski, seguiti da un’altra coppia polacca, Bizon-Blat, e dai lituani Vainikonis-Olanski.
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