Tre battaglie

Nessuno si aspettava che i tre KO che ci attendevano oggi nei quarti di finale delle World Bridge Series argentine fossero passeggiate di salute, e che gli avversari avrebbero steso tappeti rossi e ci avrebbero lasciato cortesemente il passo. Anzi ieri avevamo esattamente previsto, non che ci volesse molto, quello che abbiamo constatato oggi: sono tre incontri difficili contro avversarie toste, che indovinano e ci mettono in difficoltà.

Tre incontri in equilibrio, con diverse sfumature, ma che oggi ci faranno soffrire come e più del solito, questo è certo. Vediamo come è andata e a che punto siamo ora.

Open, primo turno: siamo su BBO, e il primo swing va a Israele, quando Tarnovski in Sud mantiene questo 3SA:

Manno attacca fiori, il giocante prende al morto e muove il K di quadri per l’Asso di Di Franco, che rigioca il K di picche. Il giocante fila il primo e il secondo giro di picche, ora Andrea si ferma e gioca quadri ma ormai la mano è fatta, il giocante ha abbastanza ingressi al morto per giocare Asso di picche e picche, affrancando la quinta carta del seme. Il ritorno immediato cuori da Est avrebbe battuto liberando, oltre alle tre picche e all’Asso di quadri, anche il K di cuori.

Sementa li gioca in Nord, prende l’attacco quadri in mano e gioca subito l’impasse di cuori sperando di sviluppare in qualche modo una seconda presa nel seme prima che la difesa affranchi troppa roba a picche. Ma per Ovest non è davvero difficile trovare il ritorno picche, e il contratto diventa infattibile.

Poi però incominciamo a segnare sempre noi giocando molto bene, fino ad accumulare un discreto gruzzolo: siamo a +14, quando all’ultima mano i siciliani se lo giocano tutto in questo slam da lascia o raddoppia.

Nessun tentativo per i fratelli Herbst che si fermano a 3SA e fanno dodici prese, Di Franco decide di riaprire e si arriva a 6 fiori, slam praticamente condizionato dalla cattura della Q di fiori (ma non solo, perché con questa distribuzione di fiori e cuori anche battere il K di fiori non sarebbe bastato). Dopo l’attacco picche Max sblocca il 10 di cuori e batte l’Asso di fiori, ed è tutto finito. Così chiudiamo a +1 il tempo.

Ladies, primo turno: pronti via, e la Turchia è a + 13 quando Costa non indovina la linea vincente a 3SA. Ma ci rimettiamo subito in carreggiata con guadagni vari (Ruscalla mantiene il 3SA commentato prima nell’incontro Open mentre la turca va down), e prendiamo il largo quando Margherita si riscatta stampando queste 4 picche contrate:

Già la prima magia è quella di giocarle in Nord; ma questo si capisce quando Ruscalla apre di 1SA. Ma come non si perdano quattro prese tra cuori e fiori senza renonce o penalità, questo devo ancora scoprirlo: indagherò quando il fuso me lo permetterà. Si può ipotizzare che dopo pulizie laterali la giocante abbia mosso cuori alla Q e Ovest, riluttante a muovere sotto il Fante residuo, si sia infilato in un taglio e scarto?

Ancora un errore delle turche poche mani dopo: la Acar apre di 1 cuori, la Erkan dice 3 quadri evidentemente Splinter (ha il singolo e fit quarto), ma il messaggio non arriva, o forse l’apertore sopravvaluta la sua 6-5 rossa, insomma salta a 5 quadri, e a livello cinque si va down (Arrigoni gliele contra pure).

Chiudiamo un ottimo tempo a +30.

Mixed, primo turno: incontro durissimo sulla carta e anche al tavolo: regaliamo 4 picche alla seconda mano, e Israele continua a guadagnare fino ad arrivare a +18. Poi, per fortuna, arriva questo board

I goulash si sono sprecati, in questo turno. I siciliani in aperta mantengono 4 picche nel silenzio avversario, mentre in chiusa la difesa a 5 cuori di Cima e Dessì spinge gli avversari a 5 picche, per fortuna giocati da Nord che ci ha aperto. Per cui l’attacco cuori di Barbara giustizia la manche: poi il giocante va pure due down, non so come, e anche contrate per cui lo swing è molto succoso e mitiga il distacco finale a -8.

Open, secondo turno: turno molto piatto, unico swing a nostro vantaggio.

A entrambi i tavoli Est apre di 1 picche. Donati in Ovest salta a 3 picche e taglia fuori gli avversari: si va due down, pazienza. Ilan Herbst (che gioca con il fratello Ophir) ne dice solo due, e lascia un piccolo spiraglio a Di Franco che prontamente ci si intrufola con un 2SA per i minori, che Manno (che ha più punti di tutti) rialza a manche. Poi bisogna indovinare la Q di fiori in mano al rispondente, ma sulle quadri gli scarti sono inevitabilmente chiarificatori, e Max porta a casa la manche.

Nelle altre mani però i piccoli guadagni sono tutti israeliani, per cui alla fine ci resta in mano uno striminzito +1, che sommato allo stesso risultato del primo turno fanno 2 MP di vantaggio per noi: praticamente pari!

Ladies, secondo turno: le turche piazzano un uno-due micidiale in avvio; alla mano 18 già vista sopra le turche dichiarano come i nostri, mentre in chiusa Arrigoni non apre e si arriva rapidamente a 3SA, indovinando poi come da copione le fiori. Al board successivo ancora una manche, terribilmente distribuzionale, chiamata dalle turche (e solo da loro, in tutti i tornei!) e non dalle azzurre.

Raddrizziamo il turno quando la giocatrice turca, di nuovo sola in tutta l’Argentina, trova il down a questa manche:

Con attacco quadri non vedo un sistema efficace per affossarsi. Immagino che il ritorno di Pomares sia stato atout, che introduce la lieve difficoltà di liberarsi della terza quadri; ma l’Asso di picche è lì per questo, e poi la posizione favorevole del K di fiori dovrebbe chiudere il discorso. Altra indagine necessaria.

Il turno si chiude a -12, ne abbiamo ancora 18 di vantaggio.

Mixed, secondo turno: si parte benissimo con la solita già vista mano 18, nella quale gli israeliani, preoccupati dal fermo fragile a picche, si librano a 5 quadri (2 down), mentre Baroni entra nel club di quelli che hanno indovinato la Q di fiori a 3SA. Due mani dopo la Barr fallisce un facile 4 picche che Gandoglia mantiene agevolmente. E nella mano dopo:

Apre Est 1 cuori, Sud dice 1 picche, Ovest 1SA. Fin qui tutto uguale, ma la Barr in Nord dice 2 picche e se li gioca, mentre Gandoglia di picche ne dice tre e Irene sale gaiamente a manche. L’attacco Asso di cuori della Asulin libera lo scarto per la terza quadri, e anche il ritorno quadri non è sgradito alla giocante, che ora continua brillantemente di piccola picche al Fante che tiene. Ora cuori al K e fiori per chi la vuole, ormai la mano è fatta: su qualsiasi ritorno la giocante può battere l’Asso di picche isolando il Re e cominciare a tagliare fino alla fine. Se Irene avesse tentato il sorpasso in atout, avrebbe avuto difficoltà a incassare la Q di cuori (le atout sono 3-1 e non si possono battere perché bisogna tagliare le due fiori).

Ottimo tempo (+26) e score ribaltato, ora conduciamo noi di 18 MP.

Open, terzo turno: turno perfettamente equilibrato e di basso punteggio: poi alle ultime mani ci si scambia due clavate, la prima quando i senatori contrano 3 quadri agli avversari e li regalano sull’attacco. La seconda è questa:

Tarnovski apre 1 quadri in Ovest, 1 cuori di Sementa, 3 quadri debole Yekutieli, 4 cuori Versace, e ora molti direbbero 5 quadri o addirittura metterebbero una cuebid, ma l’israeliano in Ovest contra e si marca un centino.

In chiusa Percario apre 1 fiori, quindi il fit quadri è leggermente più laborioso da estrarre, ma Giacomo contra con metodo tutto quello che gli arriva finchè non riesce a estrarre una licita a quadri dal dirimpettaio, e contento chiude a manche. La mano si fa facilmente tagliando le due cuori al morto, ma Sud la rende ancora più facile attaccando Q di picche, e il contratto è in porto.

E così prosegue questo irreale equilibrio tra le due squadre, visto che ai due +1 che abbiamo segnato nei primi due turni si aggiunge questo perfetto pareggio nel terzo: ci si giocherà tutto al cardiopalma domani. Negli altri tre incontri gli USA hanno dilapidato un’ottima partenza, e ora sono a +6 sulla Svizzera, mentre la Cina gira la boa con 24 MP sulla Polonia. La migliore è la Corea, per la quale stiamo tutti finendo gli aggettivi che esprimono meraviglia e stupore: gli orientali hanno vinto tutti e tre i tempi contro l’Argentina di Madala, e ora conducono a +43.

Ladies. terzo turno: per metà turno è stato un incubo, al termine del quale le avversarie conducevano 41-0. Errori, sfortuna e divinazioni altrui si sono sommate in queste mani su cui stendiamo rapidamente un velo. La riscossa (parziale) è stata guidata da questa giocata magistrale di Cristina Golin:

Dopo la sottoapertura a 2 cuori di Ovest, Golin in Sud gioca 4 picche contrate da Est. Attacco J di fiori per l’Asso e il fastidioso taglio di Est, che però permette la perfetta lettura della mano di Ovest. Est torna quadri per l’Asso, Asso di picche e picche: entra Est che ripete quadri tagliata, quindi Cristina elimina l’ultima atout di Est battendo la Dama, su cui Ovest è compresso. Se scarta una cuori si affrancherà la quarta del morto, per cui si libera di una fiori; ma Cristina legge perfettamente la situazione, fa l’impasse a cuori e poi gioca tre giri di fiori, lasciando la presa a Ovest e scartando cuori dal morto. Ovest ha solo cuori e deve uscire sotto il K e il Fante di mano è la decima presa. Bellissima compressione preliminare con messa in mano, per usare le impeccabili terminologie di Romanet.

Il saldo finale però è purtroppo di -30, e ci troviamo quindi sotto di 12 nel saldo finale di giornata: niente di compromesso, con 48 mani ancora davanti da giocare (per loro) e patire (per noi). negli altri incontri USA, Svezia, e Cina (un po’ a sorpresa contro l’Inghilterra, che aveva peraltro stentato già negli ottavi) hanno preso il largo.

Mixed, terzo turno: turno equilibrato che finiamo a +5. Uno swing per parte nel finale: prima una manche mantenuta da Pachtman e persa da Cima, e poi uno slam senza due Assi e altri ammennicoli chiamato dagli israeliani sulla spinta della nostra difesa. Si va a dormire sul +23, vantaggio gradito ma tutt’altro che definitivo. Non lamentiamoci troppo, però, perché si tratta del distacco maggiore fra i quattro quarti; negli altri match sono in vantaggio la Polonia sulla Norvegia, la Germania sulla Francia, e la Cina sugli USA. Notevole la prestazione dei cinesi, in buon vantaggio in tutti e tre i quarti di finale che stanno disputando.

 

 

The post Tre battaglie first appeared on Bridge d’Italia Online.

Generated by Feedzy

Viale dei Gladiatori, 2 00135 Roma
Stadio Olimpico – Tribuna Tevere
Ingresso 30 – Stanza 217