Per le manifestazioni che ci stanno appassionando ormai da quasi una settimana inizierà domani l’ultimo atto. Partiranno infatti la finale della Rosenblum Cup a squadre Open e le due finali, A e B, del trofeo Open Pairs. Per quanto riguarda le signore, invece, l’ultimo atto si è consumato oggi per la McConnell Cup a squadre con la conclusione della finale, mentre il trofeo a coppie Ladies avvierà le due semifinali A e B.
Tante cose da raccontare oggi, dunque, e incominciamo dall’assegnazione del primo trofeo, la McConnell Cup. Le due squadre che si contendevano il titolo sono state Brody, multinazionale composta dalla capitana Brody (USA), da Cecilia Rimstedt (Svezia) e Sandra Rimstedt (USA), da Marion Michielsen (Svezia) e Brigitta Fischer (Ungheria) e Tri Polar formata da due svedesi (Bertheau-Larsson), due statunitensi (Eythorsdottir, cognome che tradisce provenienze islandesi, e Seamon-Molson) e due inglesi (Senior-Smith). Due squadre che quindi rispettavano in pieno lo spirito transnational della manifestazione.
La finale è stata un testa a testa in cui lo scarto massimo non ha superato mai di molto i 20 MP; addirittura dopo il quarto dei sei turni nei quali si articolava il match le due squadre erano perfettamente appaiate, 96-96. Nel quinto turno Brody guadagnava un minimo margine di 6 MP, ma a metà dell’ultimo Tri Polar piazzava questo break
Certo il bridge moderno è molto cambiato, e sono pieno di ammirazione per Brigitta Fischer che in parità di zona, a sette mani dal termine di una finale mondiale in perfetto equilibrio, salta a due picche con le carte di Nord. Cionondimeno non è stato difficile per le avversarie battere di tre prese contrate, a fronte di un 3SA condannato dalla cattiva divisione delle cuori, all’altro tavolo. Con questi 11 MP Tri Polar andava avanti di 2 MP, ma nelle ultime sei mani Brody con tre piccoli guadagni si riportava avanti di 6: gioco, partita e incontro.
Nella Rosenblum Cup si sono giocate le semifinali. Vittoria molto larga per Ventin contro i vecchi lupi americani guidati da Jeff Meckstroth e Zia Mahmood. Il distacco è però maturato nell’ultimo segmento, al quale le due squadre erano arrivate in perfetta parità: 75-75. E perfino a cinque mani dalla fine, il distacco era di appena 10 MP a favore di Ventin; ma il finale è stato travolgente e lo score finale è arrivato a segnare 136-97.
L’altra finalista sarà quella che all’inizio io, e penso molti altri commentatori, hanno da subito considerato la favorita, e cioè Nickell: ma anche qui l’arrivo è stato sul filo di lana. Nickell aveva messo in cascina un buon vantaggio nei primi due turni, pari a 53 MP; ma Team Black lo ha eroso fino a portarsi, a dieci mani dalla fine, sotto di un solo MP. A questo punto ha incominciato a snodarsi una irreale sequenza di mani pari, non perché fossero piatte, ma perché i risultati venivano invariabilmente replicati all’altro tavolo. Ad esempio, ad entrambi i tavoli è stato chiamato un grande mancante della Q di atout con 9 carte: la Q cadeva, ma a questo punto la cosa era irrilevante: sarebbe stata comunque mano pari!
Il punteggio finale di queste ultime 10 mani è stato 3-1 per Nickell, che ha quindi guadagnato la finale per la bellezza di 3 MP. E dunque Greco-Hampson, Levin-Weinstein e Katz-Nickell si siederanno oggi per giocarsi la Rosenblum Cup contro Ventin: e vinca il migliore.
E veniamo a rendicontare i tornei a coppie, cosa che facciamo con molto piacere perché molte delle nostre coppie si sono ben comportate. La giornata di oggi esauriva le due semifinali A e B del trofeo Open Pairs, e siamo riusciti a qualificare dalla semifinale A ben quattro coppie: Di Franco-Manno (quinti), Franchi-Lanzarotti (32esimi), Caffi-Iavicoli (34esimi) e Donati-Percario (42esimi). Una quinta coppia, Delle Cave-Golfarelli, è sul confine fra qualifica ed eliminazione, e solo dopo aver saputo quante coppie entreranno in finale dopo l’eliminazione dalla Rosenblum ne conosceremo il destino. Niente da fare invece per De MIchelis-Failla.
Aggiornamento successivo: purtroppo Delle Cave-Golfarelli sono fuori, e giocheranno la finale B.
Era ben più dura entrare partendo dalla semifinale B perché solo le prime cinque coppie sarebbero passate, ma Michele Cammarata e Cristiano Valsega ce l’hanno fatta, rimanendo sempre nelle primissime posizioni e piazzandosi terzi alla fine. Ci sono andati vicinissimi anche Attanasio-Manara, che a poche mani dalla fine erano quarti, ma un paio di colpi sfortunati nel finale (una coppia di polacchi ha pennellato un down a 4 cuori che quasi tutta la sala ha invece mantenuto) li ha fatti scivolare in ottava posizione: fuori di pochissimo, peccato.
Infine si è giocato il turno di qualificazione del Coppie Ladies, e Cuzzi-Tagliaferri si sono qualificati per la semifinale A. Le due italiane sono rimaste sempre nelle prime posizioni, poi nel finale sono scese un po’ ma il dodicesimo posto conclusivo ha assicurato loro in posto nella semifinale degli eletti, da cui sarà (relativamente) più facile accedere alla finale.
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